ROCCARAINOLA (Nello Lauro – Il Mattino) – Un cimitero senza pace. E’ quello di Roccarainola: il Comune ha revocato l’affidamento alla ditta che aveva vinto il bando lo scorso mese di aprile. Il motivo della decisione del dirigente del Municipio è grave: la società di Nola ha presentato documenti falsi per la polizza fideiussoria richiesta dall’amministrazione guidata dal sindaco Raffaele De Simone che ha annunciato anche strascichi legali per la vicenda. Una situazione complessa ma non un fulmine a ciel sereno. Già dallo scorso mese di maggio il consigliere comunale del gruppo “Il Sole” Nicola Bifulco aveva segnalato in un dettagliato dossier “anomalie della procedura di aggiudicazione della gara”. Otto punti in cui Bifulco ha segnalato le diverse problematiche e i tanti errori commessi. Una società inattiva alla camera di commercio e che non svolgeva in ogni caso lavori richiesti dal bando. Ma non solo: senza le referenze bancarie richieste, senza tecnici specializzati e che avrebbe partecipato al bando fuori tempo massimo. La gara si è svolta e il servizio assegnato, ma il comune si è trovato con documenti falsi, si legge nella determina di revoca, e quindi senza la obbligatoria fideiussione richiesta. “Una situazione tragica – dice Nicola Bifulco – che scaturisce da pessime scelte dell’amministrazione”. “Dal 2015 il cimitero è in totale abbandono, con un solo dipendente ad aprire e chiudere le porte di ingresso, con i lavori dei nuovi loculi non finiti malgrado i cittadini abbiano già pagato circa 200mila euro e il problema delle sepolture e delle esumazioni che è diventato un terno al lotto”. “A ciò va aggiunto che la società che ha gestito i servizi cimiteriali in passato per 2 anni (dal 2013 al 2015) ha presentato al Comune una fattura per lavori per 525mila euro come se a Roccarainola fosse stato costruito un nuovo cimitero”. Il leader dell’opposizione si chiede come possa il Comune riconoscere un debito “senza verifiche e controlli accurati e che dovranno pagare i rocchesi”. “L’amministrazione ha provato a mettere a gara i servizi cimiteriali per ben 3 volte e quando sono stati assegnati all’unico partecipante, questo non ha presentato le garanzie necessarie”. “Alla fine – chiosa Bifulco – niente forno crematorio e debito di oltre 500mila euro di nuovo al Comune e quindi ai cittadini”.