ACERRA – Condannato per disastro ambientale nei mesi scorsi, si era offerto, assieme alla madre comproprietaria di un terreno sottoposto a sequestro preventivo, perchĂ© ritenuto tra i proventi di attivitĂ illecita in materia ambientale, di bonificare la stessa area definendosi ”proprietario incolpevole”. Intenzione cui pero’ non ha dato seguito. Cuono Pellini, che con i suoi due fratelli è stato condannato in via definitiva dalla Corte di Cassazione per disastro ambientale, a gennaio finirĂ di nuovo in tribunale per un nuovo giudizio penale, questa volta assieme a sua madre, con le accuse di abbandono di rifiuti e mancata bonifica. I due furono denunciati lo scorso anno per non aver ottemperato alle disposizioni del sindaco Raffaele Lettieri e del dirigente all’Ambiente del Comune, di rimuovere rifiuti abbandonati in un terreno di proprietĂ sottoposto a sequestro per la presenza dei rifiuti. Madre e figlio avevano anche manifestato la volontĂ di bonificare l’area definendosi ”proprietari incolpevoli”, ma non hanno mai dato seguito a quanto annunciato e sarĂ ora il Comune a provvedere, in danno ai denunciati, alla rimozione dei rifiuti stoccati nell’area. L’uomo, nei mesi scorsi, insieme con due fratelli, è stato condannato in via definitiva per i reati di disastro ambientale, per aver inquinato l’agro casertano e napoletano con rifiuti anche pericolosi, sversandoli in terreni agricoli e nei regi lagni. (ANSA)