ROCCARAINOLA (Nello Lauro- Il Mattino)- Una Pasqua senza sorriso. Almeno dal punto di vista economico. E’ quella degli operai delle aree demaniali della Campania che “festeggiano” (si fa per dire) il terzo mese consecutivo senza salario. Una situazione che accomuna circa 180 dipendenti in tutta la Regione, di cui 30 solo in provincia di Napoli. Un momento difficile, l’ennesimo, per i lavoratori che proteggono e curano le bellezze di parchi e foreste campani. Rabbia contenuta nei modi, delusione dilagante per chi è costretto a convivere e a combattere ogni giorno con bollette, affitti, mutui e scadenze di vario genere. “Quelle sono sempre puntuali così come non lo è il nostro stipendio – commentano in maniera amara i dipendenti della foresta demaniale di Roccarainola – e ogni tanto ci capita di rivivere questo incubo”. Qui sono in 14 (9 per la foresta, 5 per il vivaio con oltre 100 mila piante) e quasi tutti fanno parte di famiglie monoreddito. Particolare che rende la situazione da complicata a quasi impossibile. Nessuna protesta clamorosa come quella degli scorsi anni quando qualche lavoratore si era arrampicato su un carpino di 30 metri per far accendere i riflettori sul loro disagio ma un segnale ci sarà: lunedì, nel giorno della “Pasquetta”, il bosco incantato (il più grande della Campania con una superficie di quasi 1000 ettari e la presenza di oltre 100mila piante) resterà chiuso proprio nel giorno dell’apertura straordinaria. Uno smacco per la Regione e una delusione per i tanti che avevano progettato l’uscita fuori porta in uno dei polmoni verdi più suggestivi della Regione che abbraccia i territori delle province di Napoli, Avellino, Benevento e Caserta e che proprio nel giorno dell’Angelo registra il tutto esaurito di presenze. “E’ umanamente impossibile non essere solidali con loro” – dice Francesco Fattorusso segretario generale della Fai Cisl Napoli. “Sarà un momento davvero difficile per gli operai e le loro famiglie. Problematico pensare di sorridere ed essere sereni quando da tre mesi non ricevi lo stipendio. Eppure i soldi nel bilancio regionale ci sono: è assurdo – aggiunge il sindacalista della federazione agricola alimentare ambientale industriale – che la burocrazia possa rovinare la quotidianità di persone così legate al proprio lavoro. Molti di loro hanno famiglie monoreddito, il salario non è altissimo ed è arduo andare avanti. Difficile anche criticare la scelta della chiusura straordinaria della foresta demaniale di Roccarainola – conclude Fattorusso – è l’unico modo per far sentire in maniera civile la propria voce”. Sperando che possa bastare.

Operai senza stipendio, a Roccarainola foresta demaniale chiusa a pasquetta
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