NAPOLI- E’ il tema del momento. I vitalizi sono passati dall’essere bandiera della campagna elettorale ad argomento di programma dell’attuale governo gialloverde. Eliminarli alla stregua di un privilegio medievale da sopprimere pare essere l’obiettivo dei pentastellati e ne è riprova quanto twittato dal ministro del lavoro e dello sviluppo economico, il vicepremier Luigi Di Maio: “I vitalizi sono privilegi rubati che non possono esistere nel nostro governo”. Una netta presa di posizione che non ha mancato di aprire la porta a polemiche soprattutto dopo la “frenata” sul tema della presidentessa del Senato Elisabetta Casellati di Forza Italia. Un argomento caldo, molto sentito dai cittadini. Allo stato, stando al ministro per i Rapporti col Parlamento Riccardo Fraccaro del Movimento 5 Stelle sono in pagamento “oltre 2.600 vitalizi per un totale di oltre 200 milioni di euro l’anno”. Uno schiaffo alla povertà ed alla precarietà, secondo molti.
E in Campania? Nella classifica degli ex politici che percepiscono il vitalizio vanno aggiunti anche quelli con doppio assegno (ex parlamentare ed ex consiglieri regionali). Antonio Bassolino quindi aggiunge ai 3mila euro percepiti per l’impegno politico nazionale 4mila euro per quello in Consiglio regionale arrivando a 7mila euro. La centenaria Amelia Ardias, ex deputata ed ex consigliere ed assessore regionale, prende 6900 euro di vitalizio. Francesco Barra è stato invece parlamentare socialista e percepisce un vitalizio di 3300 euro, come Francesco Brusco, Aldo Cennamo (ex Pds), Sergio Cola (ex An) e gli esponenti di sinistra Benito Visca, Giovanni Russo Spena, Antonio Felice Iossa. Cinquemila euro il vitalizio di Domenico Zinzi, ex presidente della provincia di Caserta, 4mila euro per Alfredo Vito mentre l’ex governatore Antonio Rastelli prende 3500 euro.