sabato, Aprile 20, 2024
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La politica dei quarantenni: il nuovo parlamento il più giovane della storia

ROMA- L’attuale Parlamento è il più giovane della storia repubblicana italiana. Lo confermano i dati di Openpolis, la piattaforma di informazione che studia dati e statistiche della politica italiana, e dell’agenzia di informazione Agi. Quella venuta fuori dalle consultazioni dello scorso 4 marzo è una assemblea ringiovanita anche al Senato (qui sono eleggibili solo coloro i quali alla data delle elezioni abbiano compiuto quaranta anni) dove l’armata dei 50-60enni è preminente. Alla Camera dei Deputati prevalgono i rappresentanti della fascia di età tra i 30 ed i 40 anni. La politica italiana da questi numeri appare fortemente ringiovanita, e ad abbassare l’età media sono proprio i partiti che governano: Lega e Movimento Cinque Stelle.

I NUMERI DI OPENPOLIS

Alla camera dei deputati la porzione più grande dei parlamentari aveva al momento dell’elezione tra i 30 e 40 anni, il 34,50%. Una fascia che per i motivi appena illustrati è completamente assente a Palazzo Madama, dove invece quasi la metà dell’aula (il 45,22%) aveva tra i 40 e i 50 anni. Intervallo che a Montecitorio riguardava il 31,32% degli eletti. Relativamente consistente in entrambi i rami la percentuale di eletti che aveva tra i 50 e i 60 anni, il 20,99% alla camera e il 37,26% al senato.

I PARTITI PIU’ “GIOVANI”

A Montecitorio gli under 40 sono il 38,79% dell’aula, 244 deputati, e oltre la metà di essi sono del Movimento 5 stelle.  Per capire meglio in quale forza politica ci siano più under 40 però, diventa utile scomporre ogni gruppo parlamentare per fasce d’età.  Le due forze politiche attualmente al governo, Movimento 5 stelle e Lega, sono quello con l’età media più bassa. In aggiunta guidano la classifica per percentuale di deputati under 40, il 70,72% del gruppo 5stelle e il 34,68% della Lega. I dati del partito guidato da Luigi Di Maio sono molto sopra la media, e risultano essere un’eccezione rispetto al resto degli schieramenti. Per fare un confronto, la percentuale di under 40 registrata dal Partito democratico è più di 3 volte inferiore a quella del M5s. Due gruppi di centrodestra chiudono la classifica: Forza Italia (11,43%) e Fratelli d’Italia (6,25%). L’alto tasso di rinnovamento parlamentare che ha caratterizzato Movimento 5 stelle e Lega, come raccontato nel nostro report “. Tre poli contrapposti ”, si contraddistingue anche per la presenza di una forte componente di parlamentari che hanno meno di 40 anni.

GLI UNDER 30

Restringendo ancora di più l’analisi ai parlamentari under 30, quanto detto finora viene ampiamente confermato. Dei 27 parlamentari che hanno tra i 25 e i 30 anni, il 95% sono o del Movimento 5 stelle (21 deputati) o della Lega (4 deputati). Un solo altro gruppo, Forza Italia, ha parlamentari compresi in questa fascia d’età, per la precisione 2. E ancora M5s e Lega sono tra i 3 gruppi, assieme a Fratelli d’Italia, con una percentuale di over 60 del 6% o meno. Dato notevole considerando che tutti gli altri gruppi segnano percentuale in doppia cifra, tra il 14 e il 23%.

I RUOLI CHIAVE

Ad oggi possiamo contare alla camera 78 ruoli chiave: il presidente di aula, i 7 capigruppo, i 14 presidenti di commissione, i 28 vicepresidenti e i 28 segretari di commissione. Ruoli che permettono di avere un peso notevole non solo sulle dinamiche di aula, ma anche sulla produzione legislativa del parlamento. Il 37,18% di questi 78 incarichi sono nelle mani di deputati under 40. Un dato certamente notevole, considerando che rispecchia perfettamente quello più generale dell’aula, dove gli eletti under 40 sono il 38,78%. Particolarmente significativa la situazione per le presidenze di commissione, per il 50% in mano a parlamentari che hanno meno di 40 anni, come anche quella delle vice presidenze (42,86%). Altro incarico centrale per l’attività del parlamento è quello dei capigruppo. Dei 7 gruppi al momento attivi a Montecitorio, 2 sono guidati da deputati con meno di 40 anni. Parliamo nello specifico di Francesco D’Uva (Movimento 5 stelle) e di Riccardo Molinari (Lega).

IL GOVERNO

L’età media dell’attuale esecutivo è 2 anni inferiore al trend degli ultimi 5 governi. Il 26,87% dei membri (includendo ministri e sottosegretari) ha meno di 40 anni, mentre il 38,81% tra i 41 e i 50.  Classificando i diversi incarichi per tipologia si ha un quadro più preciso della situazione.  Un solo ministro con portafoglio su 12 ha meno di 40 anni (Di Maio), a cui se ne aggiungono altri 2 senza portafoglio su 6 (Fontana e Fraccaro). Più interessante il dato dei sottosegretari, incarichi che completano la squadra di governo. Su 46 nomine 14, il 30,43%, sono andate a under 40. Nello specifico parliamo di: Buffagni (M5s) – Presidenza consiglio dei ministri; Castelli (M5s) – Economia; Cominardi (M5s) – Lavoro; Crippa (M5s) – Sviluppo economico; Dell’Orco (M5s) – Infrastrutture; Di Stefano (M5s) – Esteri; Ferraresi (M5s) – Giustizia; Guidesi (Lega) – Presidenza consiglio dei ministri; Micillo (M5s) – Ambiente; Morrone (Lega) – Giustizia; Sibilia (M5s) – Interno; Tofalo (M5s) – Difesa), Valente (M5s) – Presidenza consiglio dei ministri; Villarosa (M5s) Economia. Per concludere, dei 3 incarichi apicali attualmente in essere nell’esecutivo, il premier e i 2 vice premier, solamente 1 è in mano a un under 40. Parliamo del vice presidente del consiglio dei ministri e leader del Movimento 5 stelle Luigi Di Maio.

 

E IN EUROPA?

Nel contesto europeo la situazione del governo italiano non è delle peggiori, anzi. Tra i 28 paesi dell’Unione Europea l’esecutivo Conte è il nono con la percentuale più alta di ministri under 40. A guidare la classifica troviamo la Lituania (con il 26,67%), la Croazia (23,81%) e la Finlandia (23,53%). L’Italia (15,79%) è il primo tra i grandi paesi del vecchio continente, considerando che Germania (6,25%), Francia (5%), Regno Unito (4,35%) e Spagna (0%) risultano avere percentuali più basse.  In totale tra premier (o presidenti nei sistemi presidenziali) e ministri gli under 40 sono 50. Tra questi spiccano il cancelliere austriaco Sebastian Kurz, 31 anni, e i primi ministri Ratas (Estonia) e Varadkar (Irlanda) entrambi 39 enni. Tra gli incarichi più importanti assegnati ai ministri under 40 figura certamente quello a Luigi Di Maio, unico vice premier assieme al collega croato Tomislav Tolušić.  Menzione speciale anche per i 2 ministri delle finanze, nonché membri dell’Ecofin, Dana Reizniece-Ozola (Lettonia) e Vilius Šapoka (Lituania), e per quello degli affari esteri Péter Szijjártó (Ungheria).  Tra le deleghe più ricorrenti a ministri under 40 abbiamo la salute (Danimarca, Germania, Irlanda e Repubblica Ceca), l’educazione (Finlandia, Repubblica Ceca e Svezia) e la giustizia (Finlandia, Malta e Repubblica Ceca).

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