giovedì, Aprile 25, 2024
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Palazzetto off limits, Cap Nola costretto ad emigrare a Marigliano

NOLA- Sport off limits per i giovani atleti di Nola. La denuncia arriva dall’associazione dilettantistica di pallacanestro Cap Nola che denuncia: “Il nostro impianto sportivo è inutilizzabile. Da quest’anno costretti a giocare in casa a Marigliano”. Il riferimento è alle condizioni della palestra/palazzetto presso il plesso scolastico “Merliano/Tansilli”, di proprietà del Comune di Nola. “Dopo le vicissitudini di quest’anno dovute alla mancata “bonifica/ristrutturazione” dell’impianto con conseguente mancata installazione del parquet che ha pregiudicato la possibilità di effettuare le gare in casa della compagine di pallacanestro- spiegano i rappresentanti della associazione- il 3 settembre le due società hanno ripreso gli allenamenti o meglio hanno tentato di farlo. Ci sono notevoli problemi sia all’impianto caldaia sia a quello elettrico: quando funziona l’uno, viene estromesso l’altro. Le porte di accesso al palazzetto non si chiudono se non con sistemi non convenzionali ed ormai mancano o non funzionano gli antipanico. Stendiamo un velo pietoso per i bagni negli spogliatoi e quelli per accogliere l’utenza. E’ giunta notizia che, a breve, dovrebbero essere appaltati i lavori dall’Agenzia Area Nolana con conseguente aggiudicazione. Allo stato ed in questo “pessimo stato” la struttura concessa è inutilizzabile. Ed a breve si dovranno affrontare le competizioni, ospitando squadre e supporters avversari”. Il Cap Nola è impegnato con tutte le categorie giovanili nei vari campionati a livello regionale e con la prima squadra in serie C Gold ed il “Nola città dei Gigli”, compagine femminile di volley da quest’anno parteciperà ad un campionato nazionale in serie B2. “Da anni-affermano i rappresentanti del sodalizio sportivo- il Cap Nola con serietà e sacrifici fa basket nella nostra cittadina. In Italia questo sport di squadra è in forte espansione e coinvolge, data la sua spettacolarità e la positiva ingerenza americana, sempre più atleti, appassionati e spettatori. Questa crescita richiede alle società sportive degli sforzi ulteriori rispetto a quelli, enormi, che già si fanno. Malgrado, il più delle volte, non supportati nelle strutture dalle istituzioni si fa di tutto per garantire ai giovani un utilizzo ottimale del tempo libero”. Un duro sfogo di chi sa sempre offre il buon esempio ai ragazzi, dando loro la possibilità di allontanarsi dalle cattive influenze per dedicarsi a qualcosa di salutare, competitivo: un impegno cui spesso non risponde chi amministra. “Il nostro “palazzetto” è la palestra dell’Istituto Scolastico Merliano Tansillo, buona struttura ma tanto maltrattata. Gli interventi effettuati sono raffazzonati ed, il più delle volte, demandati alle società che usufruiscono dell’impianto (annualmente, si firmano e pagano concessioni e convenzioni). Si fa, come si suol dire, “di necessità virtù” al fine di consentire ai ragazzi di fare sport.  Ma anche le promesse del passato (parquet, nuovi canestri, bonifica) sono cadute nel dimenticatoio nonostante i grandi risultati della compagine.

 

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