AVELLINO- Arrivano le prime richieste di condanna nel processo per la morte delle 40 persone precipitate a bordo di un bus il 28 luglio del 2013 dal viadotto “Acqualonga” dell’A16 Napoli-Canosa. Nell’udienza di oggi il pm Cecilia Annecchini ha chiesto 12 anni di reclusione per Gennaro Lametta, il titolare della “Mondo Travel” e proprietario del bus; 9 anni per Antonietta Ceriola, dipendente della Motorizzazione Civile di Napoli e 6 anni per Vittorio Saulino, anch’egli dipendente della Motorizzazione.
Secondo la Procura, Lametta, accusato di concorso in omicidio, lesioni e disastro colposo, è responsabile non soltanto delle pessime condizioni del bus, con 800 mila chilometri percorsi, ma in primo luogo per non aver sottoposto l’automezzo a revisione. I due funzionari della Motorizzazione Civile sono accusati di non aver assolto alle loro funzioni di controllo che avrebbero impedito la circolazione del bus. La requisitoria dell’accusa continuerà con il procuratore capo Cantelmo, il 10 ottobre.

Strage bus Acqualonga, pm chiede pesanti condanne
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