SAN VITALIANO (Nello Lauro) – L’allarme polveri sottili continua a suonare sempre più forte. San Vitaliano ha raggiunto da ieri ufficialmente il limite annuale di sforamenti di 35 giorni consentito in un anno per il pm10. E siamo solo al 19 febbraio. Senza dimenticare che solo in questo mese la centralina dell’Arpac per sette volte non ha fornito i risultati di San Vitaliano, elemento che fa pensare che il limite sia stato già oltrepassato da giorni. Per il sesto anno di fila (su sei valutati) San Vitaliano raggiunge e supera il limite legislativo. Ma c’è chi fa peggio: Acerra (scuola Caporale) è già a quota 36. Un problema che diventa sempre più grave a fonte della quasi immobilità delle istituzioni: il sindaco di San Vitaliano Raimo dal 1 febbraio ha provato a chiudere al traffico veicolare via Nazionale delle Puglie. Senza risultati (gli sforamenti giornalieri sono rimasti) e con la protesta dei commercianti ha dovuto sospendere l’ordinanza. In tutto questo, a parte qualche riunione, è rimasta la solita fiera delle buone intenzioni con il piano regionale dell’Aria (approvato nel 2007 e aggiornato al 2014) che continua a restare un documento da invocare, ma non da applicare.
LA CLASSIFICA DEGLI SFORAMENTI AL 18 FEBBRAIO 2020
ACERRA (Scuola Caporale) 36
SAN VITALIANO 35
VOLLA E POMIGLIANO 31