giovedì, Marzo 28, 2024
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Coronavirus in Campania, De Luca “chiude” tutti i 550 comuni: “Ora basta”

NAPOLI – “Io sono per chiudere tutto e militarizzare l’Italia”. Così il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, in diretta su Facebook. “La penso diversamente dal governo nazionale, mezze misure non risolvono il problema ma finiscono per aggravare le condizioni di vita dei cittadini” continua il governatore. “Il sacrificio dell’80% della popolazione viene vanificato dal 20% che non sta alle regole. L’obiettivo vitale per l’Italia – dice – è contenere il contagio. Se questo è l’obiettivo, tutti i corpi dello Stato devono essere funzionalizzati rispetto a questo obiettivo”.

TREMILA POSITIVI A INIZIO APRILE – “Ad oggi in Campania ci sono 750 contagi, 79 persone in terapia intensiva. La previsione che fanno i tecnici è questa: entro il 29 marzo saremo a 1.500 contagi, entro inizio aprile avremo tremila persone positive e 140 persone in condizione da richiedere ricovero in terapia intensiva” spiega De Luca.

“SE NON SI TUTELANO I MEDICI SALTA TUTTO” – “Quelli che sono venuti dal Nord e non hanno avuto il senso di responsabilità di mettersi in autoisolamento stanno producendo i loro effetti e stiamo avendo un picco di contagi”. “Cominciamo a misurare i primi effetti di quell’esodo di massa – ha aggiunto De Luca – il contagio si sta diffondendo a macchia d’olio. Abbiamo avuto un picco di contagio tra il personale sanitario, è uno degli elementi più preoccupanti. Dobbiamo mettere in campo il massimo di tutela, per i medici e gli infermieri più che per i malati, perché se arriviamo ad avere non l’8% di personale contagiato come oggi, ma il 20-30%, allora davvero salta tutto”.

“MIGLIAIA DI MORTI SE PERDIAMO IL CONTROLLO” – “La prima emergenza in Italia è senza dubbio la Lombardia, ma provo a immaginare cosa succederebbe in Italia se perdessimo il controllo nell’area più densamente abitata d’Europa, che è la Campania. In questo caso i morti li conteremo a migliaia, non so se è chiaro”. «Ho la sensazione che non sia chiaro a livello nazionale – ha detto  De Luca – mi auguro che prendiamo misure chiare, determinate e definitive. Le misure tampone, il mezzo-mezzo, non servono assolutamente a niente. Questo deve valere anche per i poteri delle forze dell’ordine che vanno a presidiare il territorio, non possiamo tornare a essere l’Italia del fare finta: se c’è una pattuglia, deve avere i poteri per dissuadere le persone incivili. Significa sanzioni pecuniarie, sequestro della macchina, rispetto anche delle ordinanze che ha fatto la Regione Campania che sono più rigorose di quelle nazionali”.

“FESTE DI LAUREA? VI MANDIAMO I CARABINIERI COI LANCIAFIAMME –  “Ho sentito che ci sono persone che vogliono organizzare feste di laurea. Se le fate, manderemo i Carabinieri con i lanciafiamme”. “Mi dicono di manifestazioni per le prime comunioni, per le cresime. Tutto questo è vietato, fatele tra 3 o 4 mesi” ha ribadito De Luca.

“ARRIVATI 5 DEI 225 VENTILATORI PROMESSI”. “Ho parlato nei giorni scorsi con Arcuri da cui avevo avuto l’impegno entro il 20 marzo a ricevere 225 ventilatori polmonari e 621 caschi polmonari. Ad oggi in Campania ne sono arrivati 5. La nostra regione per reggere ne ha bisogno di 400. Capiamo l’emergenza nel Nord Italia, mi auguro tuttavia che arrivi qualcosa anche in Campania”. “Di fronte a questa situazione – prosegue De Luca – ci siamo attivati per risolvere il problema al di là della protezione civile e di Consip, e abbiamo acqusitato da fornitori statunitensi e cinesi 150 ventilatori polmonari. Il problema sono i tempi d’arrivo”.

MASCHERINE DA NOLA –  La Regione Campania si è attivata, in proprio, per poter acquistare anche  mascherine. Di fronte alla carenza di strumenti inviati dalla Protezione civile nazionale, “ci siamo attivati come Regione – ha spiegato – per tentare di risolvere il problema. Anche per le mascherine non vi dico quello che ci è arrivato dalla Protezione civile per carità di patria. Abbiamo proceduto da soli ad acquistare un milione e 300mila mascherine Ffp2 e Ffp3 e – ha detto ancora De Luca – abbiamo raggiunto un accordo per un milione di mascherine chirurgiche con aziende individuate nella nostra regione. Credo che tra martedì e mercoledì tireremo un sospiro di sollievo e saremo quasi autonomi per un mese. Da lunedì, infine, comincia la produzione di 50mila mascherine chirurgiche da parte di un’azienda di Nola”, ha concluso.

IN ARRIVO DUE ORDINANZE PER CHIUDERE 550 COMUNI. “Sto preparando due ordinanze che sono in via di definizione. La prima per la chiusura di tutti i cantieri, salvo quelli essenziali, e la seconda che impone l’interruzione delle attività in 550 Comuni della Campania. Bisogna chiudere tutto, tranne i servizi essenziali”.

TERAPIA PASCALE ELEMENTO DI SPERANZA. “Abbiamo un elemento di speranza dal punto di vista delle terapie: è partita dall’istituto Pascale e dal dottor Ascierto una terapia che serviva ad altro, ma che almeno ad oggi ha dato buoni, ottimi risultati in relazione alle infezioni polmonari». «Non mi avventuro in spiegazioni scientifiche che non sono alla mia portata – ha aggiunto De Luca – ma tradotto in termini semplici ci sono farmaci che bloccano la proliferazione di cellule infettate in ambito polmonare, Questo può dare un grande sollievo e può consentire di mettere in campo delle terapie efficaci e utili a impedire esiti drammatici per chi viene contagiato”.

 

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