venerdì, Marzo 29, 2024
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Cicciano, opposizione lascia il consiglio comunale: “Seduta non urgente e nulla”

I consiglieri di opposizione del comune di Cicciano salgono sul loro personale Aventino. Il motivo è la doppia convocazione dell’amministrazione comunale per i consigli del 15 e 16 giugno. La prima – secondo la minoranza -“fantasma” (non erano stati avvisati tutti) e la seconda, quella di ieri sera, considerata “nulla perché assolutamente  non urgente” come invece risulta dall’invito. E per questo motivo hanno lasciato la seduta pochi minuti dopo l’appello nominale mentre la maggioranza ha regolarmente continuato i lavori.

I capigruppo Nunzia Coppola (M5S) e Giuseppe Caccavale (Insieme per la nostra Cicciano) e i consiglieri comunali Carmela Bernardo, Maria Biondo e Saverio Pizza hanno anche firmato un diffida al presidente del Consiglio comunale Raffaele Arvonio, al segretario e al prefetto di Napoli.

Tutto parte dal 10 giugno quando si è “tenuta la conferenza dei capigruppo, convocata con Pec del 8/6/2020 per la trattazione degli argomenti da porre all’ordine del Consiglio Comunale convocato per il 15/06 in prima convocazione. Tale consiglio veniva annullato per omessa notifica degli avvisi ai consiglieri comunali e tale assise annullata aveva la connotazione di Consiglio straordinario” si legge nel documento. “Avendo reso nullo questo Consiglio per inadempienza (difetto di notifica ai consiglieri comunali) se ne rendeva necessario uno nuovo che rispettasse le regole (nuova conferenza dei capigruppo) ma così  non è avvenuto”. Nella stessa data del   15 giugno veniva notificata ai consiglieri comunali avviso di convocazione per un consiglio comunale urgente da tenersi in data 16/6/2020″. E qui nasca l’intoppo secondo la minoranza: “Tale convocazione è avvenuta in dispregio del regolamento comunale che prevede che “le richieste di convocazione del Consiglio, motivate, devono essere formalizzate al presidente che disporrà tutti gli adempimenti· previsti per dare seguito alla richiesta  entro 20 giorni dall’acquisizione al protocollo comunale”.  “E tale convocazione – si legge ancora – è stata proposta dal sindaco con una richiesta di consiglio comunale in seduta straordinaria e “urgente” “Il consiglio comunale per motivi di urgenza deve essere supportato da validi elementi che non è dato comprendere” scrivono i 5 consiglieri comunali di opposizione. “Infatti il sindaco formula la sua richiesta richiamando una norma di legge che prevederebbe una scadenza del 16/6/2020 che di fatto è  inesistente. Pertanto l’urgenza non è supportata da alcuna valida motivazione prevista nella legge di bilancio 160 del 30/12/2019” e per questo i consiglieri “invitano e diffidano ad annullare la seduta di consiglio comunale della data odierna per palese falsa applicazione di legge e conseguente assunzione  di  decisioni illegittime”.

IL COMMENTO DI COPPOLA (M5S) – “C’è una la lenta agonia del Consiglio Comunale” dice Nunzia Coppola, il capogruppo del M5S.  “Nelle ultime ore le sedute sono finite in un vicolo cieco: saltato quello del 15 giugno per mancata notifica della convocazione ai consiglieri è subito partita la  chiamata per un nuova seduta”. “Incappando però in uno scivolone che la dice lunga sulla competenza di amministratori e funzionari.  Il Consiglio comunale “urgente” convocato con una motivazione prevista da una legge che conosceva solo il sindaco e che nessuna risposta ha dato in merito alle eccezioni sollevate sulla esistenza dell’urgenza. I consiglieri di minoranza hanno lasciato l’aula per non legittimare con la loro presenza un consesso nullo. Ieri l’amministrazione comunale di Cicciano ha dimostrato il suo vero volto: appena due  anni fa con la delibera n° 29 l’intero gruppo di maggioranza approvava  le  “linee programmatiche di mandato ” il  documento sulla cui base hanno ottenuto il consenso degli elettori ovvero il programma amministrativo che è stato approvato dal corpo elettorale, e come tale  intangibile e non suscettibile di modificazioni e tra le tante illusioni con cui hanno ingannato la popolazione, vi sono due in particolare che ieri hanno calpestato: trasparenza e partecipazione” conclude il capogruppo del M5S

 

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