CASAMARCIANO (Nello Lauro – Il Mattino) – Una sfida elettorale sempre più infuocata. Accuse, controaccuse, post, tweet, video, manifesti coperti e strappati. Un clima social rovente per i due “storici” candidati alla carica di sindaco, la 35enne Carmela De Stefano che guida “Casamarciano Libera e Giusta” (la prima donna a provarci) e il 20enne Clemente Primiano di “SiAmo Casamarciano” (il più giovane della storia). Ora la sfida totale ha coinvolto anche la diocesi di Nola. “In questo tempo di elezioni qualcuno è tentato di coinvolgere politicamente la chiesa e i suoi ministri. Non spetta a noi questo compito” ha detto il vescovo Francesco Marino, in apertura del Convegno diocesano di inizio anno pastorale. La diocesi – si legge in una nota ufficiale – prende le distanze dalla scelta del candidato alla carica di consigliere comunale nella lista “Casamarciano libera e giusta”, Andrea Manzi, di coinvolgere nella competizione la parrocchia di San Michele Arcangelo in Schiava, in diretta sul profilo Facebook della propria lista, dalla sagrestia della chiesa, per rispondere agli avversari. Il parroco don Pellegrino De Luca ha dichiarato di “aver acconsentito all’ospitalità di un incontro su tematiche ambientali e non di un comizio elettorale in diretta social”. E la contesa è diventata ancora più aspra. Il sindaco uscente Manzi ha affidato il suo pensiero ad un post: “Restiamo basiti da tanto clamore evidenziato dai nostri competitor che annoverano tra le loro fila veri e propri tifosi tra i collaboratori della stessa diocesi. Lungi da me la volontà di “coinvolgere” la chiesa nella competizione elettorale. Ho ricevuto ospitalità nella sagrestia della parrocchia San Michele di Schiava per spiegare che sono contrario all’impianto di compostaggio che si intende realizzare nello Stir di Tufino. Se tale evento involontariamente ha creato imbarazzo alla diocesi chiedo scusa ed umile perdono. Forse, abbiamo peccato di leggerezza nella forma” conclude Manzi. Non la pensa così Primiano: “La diretta facebook dalla sagrestia della chiesa è davvero una brutta pagina. Utilizzare un luogo sacro per fare campagna elettorale e aggredire verbalmente gli avversari politici è una forma di violenza che offende l’elettore e rende torbido un clima che dovrebbe essere quanto più trasparente e all’insegna del rispetto reciproco. Ringrazio la Curia di Nola per aver ridefinito i confini violati e per aver dato ai giovani testimonianza di legalità e trasparenza. L’obiettivo comune dovrebbe essere quello di informare i cittadini delle proprie iniziative elettorali, di garantire un’espressione di voto cosciente e libera. C’è un limite oltre il quale non si va ed è il rispetto e la libertà”.