Sequestro di un cantiere e successiva interdittiva antimafia per la società proprietaria dell’immobile in corso di costruzione. I primi controlli erano stati avviati dai carabinieri forestali della stazione Parco di Ottaviano che lo scorso 21 giugno, insieme ai militari della stazione di Somma Vesuviana, effettuavano un sopralluogo nella struttura in costruzione in via Circumvallazione a Somma Vesuviana, per la quale L.V. amministratore della società proprietaria dell’immobile aveva ottenuto permesso a costruire dagli uffici tecnici comunali. Si tratta però di una struttura di 3 piani di circa 5mila metri quadri che ricade nel Parco Nazionale del Vesuvio ed, in particolare, in un’area “di attenzione” per pericolosità idraulica: circostanza per la quale il permesso a costruire è da considerarsi nullo perché in contrasto con le prescrizioni del Psai (piano stralcio per l’assetto idrogeologico). A seguito del sopralluogo i carabinieri provvedevano a sequestrare l’area e a denunciare L.V. amministratore della società Itaca Holding; M.F. amministratore unico della ditta esecutrice dei lavori ed A.C., progettista e direttore dei lavori. La vicenda non è finita qui. A poche ore da questo intervento la società Itaca ha ricevuto l’interdittiva antimafia emanata dalla prefettura di Napoli, in seguito ad indagini e informative delle forze dell’ordine, in merito ad imprese che “sono o possono essere – nel loro operato – condizionate da soggetti in qualche misura contigua o organici al crimine organizzato”. In base a ciò L.V. è finito ai domiciliari in quanto, secondo gli inquirenti, avrebbe ricevuto favori dal clan Mallardo partecipando a condotte estorsive nei confronti di altri imprenditori per operazioni immobiliari a Napoli e in provincia.