Niente palchi che mantengono il pubblico a distanza, né amplificazione che altera le sonorità. Tutto è pronto ad Ospedaletto d’Alpinolo per ‘A Juta a Montevergine che, in questo 2024, celebra l’atteso appuntamento tornando alle origini e preferendo suoni spontanei e concerti in acustico, come si usava un tempo. Come da tradizione, le celebrazioni per Mamma Schiavona dureranno tre giorni: dal 10 al 12 settembre, data in cui ricorre la Festa del Santissimo Nome di Maria che conclude il calendario del culto mariano. Quest’edizione della Juta aspetta i pellegrini “Sul cammino di San Guglielmo”, fondatore dell’Abbazia di Montevergine, e promette come sempre un gran finale teso ad unire il lato sacro e quello profano dei festeggiamenti in un lungo abbraccio.
«La Juta non è un singolo evento del passato, ma un simbolo vivente della nostra capacità di unire fede e vita quotidiana. Questi giorni sono un’occasione per riflettere su quanto abbiamo ricevuto in eredità ma anche per trasmettere alle nuove generazioni il senso di appartenenza e di identità. Ospedaletto è in simbiosi con Montevergine e l’equilibrio che ne scaturisce è per noi fonte di grande gioia e orgoglio», è il commento soddisfatto del sindaco Luigi Marciano, che ha curato personalmente la direzione artistica con il supporto organizzativo di Vincenzo Ciccarelli coadiuvato da Gioacchino Acierno, e con il coordinamento di Salvatore Cassano. Musica da ascoltare, rievocazioni da ammirare, passeggiate a cui partecipare, prelibatezze del territorio da gustare, danze in cui lasciarsi coinvolgere e molto altro ancora. ‘A Juta a Montevergine accoglierà tutti con un ricco programma.
Si parte martedì 10 settembre alle 17, con Antonio Esposito e le lezioni di danza popolare presso l’atrio comunale, mentre al centro storico alle 17.30 apriranno al pubblico gli stand enogastronomici targati “I Santi”, “Addò Chef Street Food” e altri punti di ristorazione di prodotti tipici locali. Contemporaneamente si potrà visitare la storica bottega “Da Ciro” mentre balli accompagnate da nacchere e tammorre inizieranno a risuonare nel borgo. Per i più sportivi, alle 18.00 è prevista la scalata della torre campanaria con tecniche speleo-alpinistiche e dispiegamento della figura della Madonna di Montevergine, a cura dell’Asd Parco Avventura Montevergine. Dalle 19.30, via alle paranze itineranti e agli spettacoli degli artisti di strada, mentre appuntamento alle 21.00 per i concerto del gruppo Rareca Antica, con i loro canti e balli della tradizione vesuviana, e alle 22 di Luca Rossi, tra i più rappresentativi esponenti della tammorra nel mondo. A mezzanotte chiude Polcari – dagli Almamegretta – con il suo dj set.
Si ricomincia mercoledì, 11 settembre, con un’escursione a cura di Irpinia Trekking in programma dalle 8.00, con raduno dei partecipanti presso la villa comunale. Ci si incamminerà verso l’Abbazia di Montevergine, sul sentiero storico dei pellegrini, toccando le tappe della “sedia della Madonna” e del tiglio sacro, fino al raggiungimento della scala santa che condurrà i camminatori verso Mamma Schiavona. Dopo aver assistito alla messa, si rientrerà in paese per unirsi ai festeggiamenti. Dalle 17 ancora danze con Antonio Esposito mentre e alle 17.30 porte aperte per stand gastronomici e la bottega “da Ciro”, con tammorre e balli. Lezioni di danza popolare con Antonio Esposito presso l’atrio comunale Alle 18 Camillo Casillo e l’associazione culturale degli Scettici vi aspettano per la rievocazione storica dell’antico corteo devozionale con traini, carrettoni, calessi e cavalli, in onore di Mamma Schiavona, mentre tornano alle 19.30 le paranze itineranti e gli artisti di strada, e alle 21.00 i Rareca Antica in concerto. Alle 22 è il turno sarà il turno di Vincenzo Romano – Il Cantore Pellegrino, mentre dopo il concerto riprende possesso della consolle Polcari, con il suo dj set.
Si chiude giovedì 12 settembre, con il pomeriggio di assaggi e artisti che parte sempre alle 17.30, mentre lo spettacolo finale è affidato a partire dalle 21.00 alla Lumanera, che lascerà il posto alle 22 a Gerardo Amarante e gli Spaccapaese feat. Matteo D’Onofrio e Sebastiano Ciccarelli (Voci storiche gruppo operaio), e Marco Limatola.