mercoledì, Febbraio 12, 2025
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Alta Velocità, scoperti tesori archeologici sotto la Napoli-Bari

Un villaggio dell’Età del Rame ad Acerra, un tratto dell’antica via Appia a Maddaloni, un santuario ellenistico-romano ricco di ex voto a Ponte: questi sono solo alcuni degli straordinari reperti archeologici rinvenuti durante i lavori della nuova linea AV/AC Napoli-Bari. I ritrovamenti sono stati presentati oggi presso la sala Claudia Sottile della stazione di Napoli Afragola, nel corso di una conferenza stampa organizzata da Ri alla presenza di rappresentanti del fruppo FS, della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’area metropolitana di Napoli e della Soprintendenza per le province di Caserta e Benevento.

LE SCOPERTE – Gli scavi, condotti lungo le tratte Napoli-Cancello, Cancello-Frasso e Telese-Vitulano, hanno restituito un prezioso patrimonio storico. Tra i reperti più significativi: Villaggio preistorico e necropoli dell’Età del Rame a Gaudello di Acerra, con capanne e arredi perfettamente conservati; Antico basolato della via Appia a Maddaloni, con sepolture a fossa e a cappuccina, testimonianza di pratiche funerarie come cremazione e inumazione Villa romana di Solopaca, legata alla produzione di vino e olio nell’antica Telesia; santuario di Ponte, dedicato a più divinità e arricchito da numerosi ex voto

LE PAROLE DEL SOPRINTENDENTE – Nel corso della conferenza, il Soprintendente Mariano Nuzzo ha sottolineato l’importanza della sinergia tra sviluppo infrastrutturale e tutela del patrimonio storico: “La realizzazione delle infrastrutture ci ha permesso di far emergere tasselli concreti della nostra identità storica. Questi eccezionali ritrovamenti colmano lacune cronologiche e culturali, offrendo nuove prospettive di ricerca”. Un ruolo cruciale è stato svolto dal lavoro dei funzionari archeologi Paola Aurino, Antonella Tomeo, Luca Di Franco e Andrea Martelli, il cui impegno ha reso possibile il recupero e lo studio di questi reperti.

UN PATRIMONIO DA VALORIZZARE – Il gruppo Fs e le Soprintendenze stanno lavorando per valorizzare i ritrovamenti attraverso mostre ed esposizioni. Il primo allestimento è previsto per fine febbraio presso il Centro Operativo di Benevento, con l’obiettivo di rendere accessibile questo straordinario patrimonio diffuso.

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