Anche quest’anno, la Pasqua degli italiani sarà vissuta soprattutto tra le mura domestiche. Secondo l’indagine Coldiretti/Ixè “La Pasqua 2025 degli italiani a tavola”, otto persone su dieci (l’80%) trascorreranno il tradizionale pranzo pasquale in casa propria o da parenti e amici, confermando la centralità della tavola come luogo simbolico di condivisione familiare. Una Pasqua all’insegna della tradizione, sì, ma con un occhio sempre più attento al portafoglio. La spesa media per famiglia si attesta a 82 euro, in crescita del 9% rispetto al 2024. Nonostante l’inflazione, gli italiani non rinunciano al pranzo festivo, ma cercano soluzioni più “domestiche” e sostenibili.
IL PRANZO “FATTO IN CASA” – Il tempo medio dedicato alla preparazione dei piatti è di circa 1,9 ore, ma con forti differenze territoriali. Al Sud si supera la soglia delle 2,2 ore, con una quota doppia rispetto alla media nazionale per chi dedica anche fino a 5 ore ai fornelli. Il Nord-Ovest, invece, primeggia per l’uso di piatti pronti o d’asporto, a conferma di uno stile di vita più frenetico e pratico. Il 54% degli italiani cercherà di contenere la preparazione tra una e tre ore, il 22% si limiterà a un’ora, mentre un piccolo ma agguerrito 3% si metterà ai fornelli per otto ore o più. Il resto opterà per pietanze già pronte o da asporto.
IL MENU? VINCE LA TRADIZIONE – Sulle tavole pasquali non mancheranno le uova, regine della festa, con circa 300 milioni di pezzi consumati durante la settimana santa: sode, ripiene o incastonate nei dolci regionali. In Campania spicca il casatiello, in Puglia e Calabria le colorate scarcelle e cudduraci, mentre in Sicilia si preparano le cuddura cu l’ova, dolci simbolo di rinascita. Al Centro Italia il gusto si fa salato con la pizza di formaggio marchigiana e il fiadone abruzzese, mentre al Nord troviamo la torta pasqualina ligure. Nelle Isole brillano le pardulas sarde, ripiene di ricotta, e altre specialità che uniscono il gusto al significato simbolico del periodo pasquale.
L’AGNELLO RESTA PROTAGONISTA – Tra i secondi piatti, l’agnello si conferma un grande classico, scelto dal 44% degli italiani. Netta la preferenza per quello Made in Italy, con molti consumatori che lo acquistano direttamente dai produttori locali, nelle aziende agricole o nei mercati di Campagna Amica, presenti in tutta la penisola. Proprio per sostenere le famiglie nella spesa pasquale, oggi sono in programma iniziative nei mercati contadini, tra cui quelli del Circo Massimo a Roma e Porta Romana a Milano, con esposizioni e assaggi di dolci regionali: dalla colomba lombarda alle scarcelle pugliesi, fino alla pinza friulana e alle pardulas sarde.