
NOLA (ne.la.) – C’è una forza che non fa rumore, ma che cambia il mondo ogni giorno. È la forza delle donne che si scelgono, si sostengono e camminano insieme, anche quando il cammino è in salita. A loro è dedicato il “Premio Sorellanza”, un inno alla bellezza condivisa e alla solidarietà concreta.
Il premio, che è alla sua VII edizione, sarà assegnato sabato 10 maggio alle 18 presso il teatro Umberto di Nola. A presentarlo Giampiero Guarracino, presidente dell’associazione, insieme alla giornalista de Il Mattino, Antonella D’Avanzo. Al centro dell’evento, sei donne che si sono distinte per talento e spirito collaborativo: Giulia Franzese, imprenditrice agricola; Grazia De Michele, cantautrice, musicista e musicoterapeuta; Nensi Romano, musicista e presidente dell’associazione “Lo Scrigno dell’Essere”; Rosa Stingone, pittrice; Maria Rosaria Perez, dirigente scolastico e operatrice sociale e Angela Procaccini, scrittrice e dirigente scolastico. Tutte portatrici di storie diverse, ma unite da una comune missione: costruire relazioni significative, inclusive e generative.
“Ho voluto creare uno spazio che celebrasse la sorellanza come scelta consapevole di vita”, racconta Stefania Guarracino. “Viviamo in una società in cui spesso viene premiato chi emerge da solo. Il Premio Sorellanza, invece, vuole premiare chi costruisce insieme, chi tende la mano, chi sceglie ogni giorno l’alleanza e non la competizione”.
Il ricavato dell’evento sarà devoluto in beneficenza all’Agop – Associazione Genitori Oncologia Pediatrica, a sostegno delle famiglie dei bambini affetti da tumori. Una scelta che rafforza il legame tra cura e solidarietà, due parole chiave dell’universo femminile che il Premio vuole raccontare. “Non premiamo solo storie di successo – precisa Guarracino – ma esperienze di resilienza, coraggio silenzioso e capacità di trasformare la difficoltà in seme di bene comune. La sorellanza, per me, è un atto politico quotidiano, non un semplice concetto. È l’arte di far sentire l’altro meno solo.”
Il Premio si ispira a cinque principi fondamentali tratti dagli Accordi di Don Miguel Ruiz, considerati da Guarracino una “bussola esistenziale”: Impeccabilità della parola, non prendere nulla sul personale, fare sempre del proprio meglio, essere presenti e consapevoli e non supporre nulla.
“Sono valori che ci aiutano a restare fedeli a noi stesse, a liberarci dal bisogno di approvazione esterna, a vivere con autenticità”, prosegue Guarracino. “Credo profondamente nella parola come strumento di guarigione e connessione. Per questo, tre anni fa, è nato anche il Premio Poetico Sorellanza, che quest’anno si terrà come evento indipendente il 24 aprile alla Casa del Mutilato di Nola”. Durante la serata poetica verrà presentata anche una silloge edita da My Emotion Life, ulteriore segnale della crescita del progetto. La vincitrice del concorso poetico sarà poi ospite d’onore alla premiazione del 10 maggio.
A rendere questa edizione ancora più speciale è anche il lancio del dolce “Sorellanza”, creazione esclusiva del Pastry Chef Gennaro Langellotti: un cubo rosa a base di nocciola nolana, latte, ricotta e panna di bufala, simbolo di delicatezza e forza “È un gesto d’amore, un invito alla dolcezza reciproca,” spiega Langellotti, “una metafora visiva della sorellanza che eleva e protegge”. La presentazione ufficiale si terrà il 7 maggio alla Camera dei Deputati, confermando la crescente rilevanza nazionale del progetto.
“My Emotion Life”, l’associazione fondata dai fratelli Guarracino, si occupa di benessere emozionale e sviluppo personale, con una forte attenzione all’educazione dei minori e alla cura degli aspetti bioenergetici della persona. “Il Premio è il frutto di anni di lavoro silenzioso, fatto con passione, studio e ascolto. Oggi sento che quel seme piantato sette anni fa è diventato un giardino, dove le donne possono riconoscersi, specchiarsi e trarre forza le une dalle altre”. “Siamo tutte sorelle in cammino” – conclude Stefania Guarracino – “e se scegliamo di camminare insieme, non solo arriveremo più lontano, ma costruiremo un mondo più giusto, più vero, più umano”.