domenica, Giugno 15, 2025
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Avellino, due cuori salvati dal robot: il “da Vinci” debutta in cardiochirurgia

AVELLINO (ads) – Due piccoli fori e un grande passo avanti per la cardiochirurgia in Campania. All’azienda ospedaliera San Giuseppe Moscati di Avellino, il sistema robotico da Vinci ha superato anche la prova del cuore. Per la prima volta in regione, sono stati eseguiti due interventi di bypass coronarico con tecnica mininvasiva video-assistita, utilizzando la piattaforma robotica introdotta nel 2022: un successo chirurgico che pone il Moscati tra i centri d’eccellenza per la chirurgia robotica. I due pazienti, un uomo di 49 anni dell’Irpinia e un 80enne di Benevento, sono stati operati senza l’apertura del torace né l’arresto del cuore. Grazie al da Vinci, i medici sono riusciti a prelevare l’arteria mammaria a torace chiuso e a cuore battente, evitando la classica sternotomia. Il primo paziente è già stato dimesso, mentre il secondo è in via di guarigione. Alla console robotica il direttore dell’Unità operativa di Cardiochirurgia Brenno Fiorani, affiancato dai cardiochirurghi Mario Miele e Giulio Garofalo, dal chirurgo toracico Rosario Salvi, dal team di Cardioanestesia guidato da Arianna Pagano e supportato dall’anestesista Alessandro Masucci, con l’infermiera Sara De Luca e la perfusionista Serena Pece. “È solo l’inizio – commenta Fiorani –. Il nostro obiettivo è estendere l’impiego del da Vinci anche ad altri interventi cardiochirurgici. Non tutti i pazienti sono idonei, ma quando possibile, questa tecnica garantisce meno dolore, minori rischi, tempi di recupero più brevi e persino un miglior risultato estetico”. Una vera e propria rivoluzione per i pazienti, che potranno beneficiare di un trattamento altamente tecnologico in ambito pubblico. L’ospedale Moscati non è nuovo all’utilizzo del da Vinci: è già impiegato in Urologia, Ginecologia, Neurochirurgia e Chirurgia Toracica. “L’obiettivo – sottolinea il direttore generale Renato Pizzuti – è migliorare l’offerta sanitaria e ridurre la migrazione verso altre regioni. L’innovazione non è fine a sé stessa, ma uno strumento per rispondere concretamente ai bisogni dei cittadini, garantendo un’assistenza più precisa, efficace e umana”.

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