Un’operazione congiunta, capillare e mirata al contrasto del bracconaggio ittico ha interessato, nel corso di questo fine settimana, l’area del litorale casertano, con particolare attenzione al tratto terminale del canale Agnena, nel territorio del comune di Mondragone. A coordinare l’attività sono stati i carabinieri Forestali di Castel Volturno, Sessa Aurunca, Roccamonfina, Vairano Patenora e del gruppo di Caserta, con il supporto operativo degli uomini della Capitaneria di Porto – ufficio locale Marittimo di Mondragone. Il bilancio è significativo: ben 19 strutture abusive da pesca sono state individuate e sequestrate. Si trattava di bilance artigianali installate lungo la sponda orografica destra del canale Agnena, realizzate con aste in ferro, carrucole, corde e reti poste direttamente sullo specchio d’acqua. Strutture completamente difformi per dimensioni e tipologia rispetto a quanto consentito dalla normativa vigente. Secondo quanto previsto dalla legge 154/2016, che disciplina le sanzioni in materia di pesca illegale, tutte le attrezzature non conformi sono state rimosse e affidate in custodia giudiziaria, in attesa di confisca e successiva distruzione. Nel corso dei controlli, inoltre, i militari hanno identificato tre persone intente a pescare in acque interne senza la necessaria licenza. Per ciascuno di loro è scattata una sanzione amministrativa pari a 166,70 euro.