lunedì, Luglio 14, 2025
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Circum, pendolari attaccano: “Chiusura Napoli-Baiano per coprire Sorrento”

Un nuovo durissimo attacco arriva dai comitati pendolari vesuviani all’indirizzo dell’Ente Autonomo Volturno, reo – secondo i rappresentanti dei viaggiatori – di una gestione superficiale, disorganizzata e penalizzante per le tratte cosiddette “proletarie”, in particolare la linea Napoli-Baiano. Secondo quanto riportato in un comunicato diffuso oggi, il ritorno della linea Baiano a Portanolana dal 1° ottobre 2025, annunciato nei documenti presentati da Eav durante l’incontro con le organizzazioni sindacali, non sarebbe altro che una clamorosa svista. “Una dimenticanza – scrivono i comitati – che conferma la sciatteria con cui si tratta il futuro del trasporto su ferro in Campania”. In realtà, la linea Baiano, come noto, non potrà transitare per Botteghelle, Poggioreale e Centro Direzionale prima del 2027, e continuerà ad attestarsi a San Giorgio a Cremano. “Chi ha preparato le slide – si legge – ha dimenticato questo piccolo dettaglio”. Ma al centro della protesta dei comitati c’è soprattutto la decisione di chiudere per oltre quattro mesi la linea Baiano per spostare risorse e mezzi sulla più redditizia linea per Sorrento. Un’operazione che viene definita un “colpo basso” ai pendolari, aggravato da una presunta contraddizione nelle dichiarazioni del direttore generale dell’azienda: “Prima sosteneva che non si potevano fare lavori di notte, ora si vanta di farli proprio di notte sulla linea sorrentina”. Secondo la nota dei pendolati, la programmazione estiva è interamente costruita sulla sospensione della linea Baiano, e a nulla sarebbero valsi i colloqui con i sindaci del territorio per cercare una soluzione alternativa con RFI. Un altro punto dolente riguarda le linee per Sarno e Poggiomarino, che rischiano ulteriori riduzioni nel servizio. “La Regione – incalzano i comitati – non richiama Eav al rispetto del contratto di servizio. I treni mancano, l’infrastruttura non regge, e anche se oggi ci fossero tutti i nuovi convogli, non si riuscirebbe a farli circolare”. La denuncia si estende anche all’approccio comunicativo dell’azienda, accusata di usare verbi solo al futuro e di scaricare colpe su altri. Infine, l’appello ai lavoratori dell’Eav: “Voi conoscete i veri numeri e i veri problemi. A voi affidiamo le nostre speranze. Se le sigle sindacali accetteranno senza modifiche questi piani, saranno complici del declino delle linee vesuviane”. Il documento porta la firma di Enzo Ciniglio (No al taglio dei treni della Circumvesuviana), Salvatore Ferraro (Circumvesuviana – Eav), dell’avvocato Marcello Fabbrocini, del Comitato civico A. Cifariello di Ottaviano e di Salvatore Alaia, presidente del Comitato civico “E(A)Vitiamolo” di Sperone. Una mobilitazione che promette di continuare per tutta l’estate.

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