venerdì, Giugno 20, 2025
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Circumcaos tra ritardi, impianti fermi e stazioni inaccessibili: pendolari esasperati

“Quando andare a lavorare diventa una fatica”. È l’amara sintesi del malessere quotidiano vissuto da migliaia di utenti della Circumvesuviana, secondo i comitati pendolari vesuviani. La situazione sulle linee gestite da Eav è ormai diventata insostenibile, tra ritardi cronici, soppressioni improvvise e stazioni prive dei più elementari servizi. Nella mattinata di oggi, la goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato il blocco totale degli impianti di risalita nella stazione di Porta Nolana, inclusa l’ascensore nuova mai entrata in funzione. A segnalare il disservizio sono stati Enzo Ciniglio, rappresentante del gruppo Facebook “No al taglio dei treni della Circumvesuviana”, e Salvatore Ferraro, portavoce dei pendolari del gruppo “Circumvesuviana-Eav”. Ma i disagi non si fermano a Porta Nolana. “Le stazioni non presidiate sono tutte penalizzate da ascensori e servizi igienici chiusi o inesistenti”, sottolineano i comitati. Un esempio emblematico è la stazione/fermata di piazza Garibaldi, ristrutturata con fondi pubblici ma tuttora sprovvista di ascensori e bagni funzionanti, nonostante fossero previsti nel progetto originario. Una situazione che mortifica le esigenze di migliaia di cittadini e lavoratori che ogni giorno si affidano al trasporto pubblico per spostarsi lungo le linee vesuviane. I rappresentanti dei pendolari chiedono interventi urgenti, maggiore trasparenza e il rispetto degli standard minimi di accessibilità e igiene. “Non è più tollerabile – concludono – che nel 2025 un viaggio in treno verso il posto di lavoro somigli a un percorso a ostacoli”.

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