giovedì, Maggio 15, 2025
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Eav chiude piazza Garibaldi per “ordine pubblico”, i pendolari: “Vergogna su vergogna”

NAPOLI – Domenica 11 maggio la stazione di piazza Garibaldi sarà chiusa a tutti i treni della Circumvesuviana. Una decisione che si somma allo sciopero aziendale di 24 ore indetto dal sindacato Orsa, creando ulteriori disagi per migliaia di pendolari e turisti. La comunicazione ufficiale è arrivata oggi dall’Ente Autonomo Volturno, che ha motivato la scelta con ragioni di sicurezza e ordine pubblico. “In considerazione dell’affluenza di viaggiatori prevista – si legge nella nota – e per prevenire possibili problemi di ordine pubblico, tutti i treni delle linee vesuviane, per l’intero arco dell’esercizio, non effettueranno fermata nella stazione di piazza Garibaldi”. I convogli provenienti da tutte le linee vesuviane si fermeranno a Porta Nolana, mentre quelli in partenza da Napoli inizieranno la corsa da lì, saltando la fermata principale di interscambio con la stazione centrale e la metropolitana. Inoltre, sempre a causa dello sciopero, sarà cancellato anche il prolungamento serale del servizio sulla linea Cumana previsto per l’incontro di calcio Napoli-Genoa allo stadio Maradona. Le ultime partenze rimarranno quelle previste dall’orario ordinario: da Mostra alle 22:09 per Montesanto e alle 21:55 per Torregaveta.

LA PROTESTA DEI PENDOLARI – Se da un lato la società invoca la tutela dell’ordine pubblico, dall’altro monta la rabbia dei pendolari, che denunciano una gestione inefficiente e penalizzante. I portavoce di due noti gruppi Facebook legati ai comitati pendolari, Enzo Ciniglio e Salvatore Ferraro, parlano senza mezzi termini di “vergogna”. “Quella dell’ordine pubblico è ormai la formula magica con cui Eav giustifica tagli, disservizi e chiusure”, scrivono. “Oggi si chiude la stazione di piazza Garibaldi perché c’è uno sciopero, ma nei giorni del lungo ponte di Pasqua e Primo Maggio abbiamo assistito a scene di caos indescrivibile sulle banchine, con pendolari e turisti ammassati e senza nemmeno poter usare i bagni, nonostante i fondi spesi per rifare la stazione. Lì, nessuno si è preoccupato dell’ordine pubblico”. I comitati accusano la dirigenza EAV di utilizzare la retorica della sicurezza per mascherare problemi cronici di gestione e preparare il terreno a misure ancora più drastiche, come la chiusura estiva di alcune linee o l’introduzione delle prenotazioni obbligatorie sui treni per Sorrento. “È l’ennesimo tentativo di nascondere sotto il tappeto dell’”ordine pubblico” la polvere del fallimento gestionale delle linee vesuviane”, attaccano. A pesare, secondo i pendolari, è anche il mancato rinnovo del parco treni e una rete infrastrutturale ormai inefficiente. “La Circumvesuviana è spoglia, senza treni né servizi. Questa dirigenza, nonostante le risorse e la continuità gestionale garantita, è riuscita a distruggere una gloriosa ferrovia. È davvero questione di ordine pubblico, ma non quella che dice Eav: è l’arroganza di chi guida questa azienda a minacciare il diritto alla mobilità”.

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