giovedì, Maggio 15, 2025
spot_img
spot_img
spot_img

I PIÙ LETTI DELLA SETTIMANA

ARTICOLI CORRELATI

Giro 2025, corsa rosa attraversa il cuore del Nolano e della Città Metropolitana di Napoli

Napoli e la sua area metropolitana sono pronte a indossare ancora una volta la maglia rosa della bellezza, della storia e del riscatto sociale. Il prossimo 15 maggio, la Città Metropolitana calerà il poker accogliendo per il quarto anno consecutivo una tappa del Giro d’Italia. E lo farà nel segno dell’inclusione, della valorizzazione territoriale e del racconto di un’identità forte, ricca e composita, che si snoda tra l’arte, l’ambiente, la scienza, lo sport e la legalità. Quella del 2025 sarà la sesta tappa del Giro e, con i suoi 226 chilometri, anche la più lunga dell’edizione numero 108. Dopo la partenza da Potenza e il passaggio in Irpinia, i corridori entreranno nella Città Metropolitana all’altezza di Nola, porta d’ingresso di un territorio dal patrimonio culturale e paesaggistico unico.

Nola, la “città dei Gigli” e patria del filosofo Giordano Bruno, patrimonio dell’Unesco per la sua Festa secolare, aprirà le danze di una cavalcata tra memoria e rinascita. Accanto a lei, l’intera area nolana – da Tufino a Casamarciano, da San Vitaliano a Marigliano, fino a Mariglianella, Brusciano e Castello di Cisterna – sfilerà agli occhi del mondo mostrando i suoi centri storici, le sue tradizioni, le sue ferite e le sue speranze. È un viaggio nel cuore vivo di una provincia che cerca, ogni giorno, nuove strade per emergere. Pomigliano d’Arco, simbolo del lavoro e dell’industria, offrirà al passaggio del Giro lo stabilimento Fiat–Stellantis, testimonianza della resilienza del settore automotive. Poi toccherà ad Acerra, con la sua Suessula millenaria e il Parco Akeru in costruzione, ad Afragola, dove si attraverserà il Rione Salicelle, a Cardito, Crispano e Caivano, passando per il Parco Verde davanti alla scuola simbolo “Francesco Morano”, guidata dalla preside coraggio Eugenia Carfora. Un tragitto che non tocca solo le meraviglie artistiche, ma abbraccia anche le periferie, portando con sé il messaggio potente di uno sport che non si limita a correre, ma riscatta, unisce, racconta.

“Il Giro d’Italia è diventato un volano straordinario per la promozione del territorio”, ha detto il Sindaco della Città Metropolitana di Napoli, Gaetano Manfredi, durante la presentazione della tappa, tenutasi all’Accademia di Belle Arti di Napoli. “Ma il Giro fa bene anche a Napoli: trasmette al mondo le immagini della nostra bellezza, generando un impatto turistico ormai sotto gli occhi di tutti”. A fargli eco, il Vicesindaco metropolitano Giuseppe Cirillo, che ha sottolineato la valenza sociale del percorso scelto: “Abbiamo portato il Giro nei luoghi che cercano riscatto, per dire che ovunque ci sono opportunità di crescita e speranza”. Tra le tante iniziative collaterali spiccano progetti educativi e culturali come “La Corsa della Legalità”, in cui ragazzi del circuito penale minorile, affiancati dagli studenti dell’Accademia, hanno dato vita a cartoline artistiche che raccontano il legame tra sport e rinascita. Uno di questi giovani ha chiesto, a fine percorso, di essere aiutato a iscriversi all’università. Un piccolo traguardo, una grande vittoria. La tappa si chiuderà sul Lungomare Caracciolo, tra la Basilica del Carmine, Castel dell’Ovo e il Golfo di Napoli, ma sarà l’intero tragitto – da Nola a Napoli, passando per luoghi noti e meno noti – a raccontare un territorio che non è solo scenografia, ma protagonista.

I PIÙ POPOLARI

This site is protected by wp-copyrightpro.com