lunedì, Luglio 14, 2025
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Napoli accoglie “OH!”: il Pinocchio di Jori prende vita in piazza Mercato

NAPOLI – Una piazza antica, un burattino immortale, un’esclamazione che è insieme stupore e rinascita: Napoli ha accolto “OH!”, la scultura monumentale firmata da Marcello Jori, inaugurata ieri 30 maggio in piazza Mercato alla presenza del sindaco Gaetano Manfredi, del curatore Vincenzo Trione, dell’artista e dell’architetto Giovanni Francesco Frascino, che ha curato l’allestimento site-specific. Alta quattro metri e scolpita in bronzo, la figura raffigura un Pinocchio essenziale, poroso come legno vivo, sospeso nel momento in cui prende vita per la prima volta. È un’opera potente, fisica e poetica, che unisce memoria e trasformazione. Deriva da un lungo lavoro dell’autore sul testo di Carlo Collodi, riletto e illustrato da Jori in un volume pubblicato da Galleria Mazzoli nel 2018 e da Rizzoli nel 2019. Adesso, quel personaggio letterario entra nel paesaggio urbano per diventare scultura e presenza pubblica.

L’installazione sarà visitabile fino al 5 ottobre 2025, nell’ambito del programma Napoli Contemporanea, fortemente voluto dal sindaco Manfredi e curato da Trione. Il progetto punta a portare l’arte contemporanea negli spazi pubblici, innescando dialoghi tra opere e città, come già accaduto con le installazioni di Pistoletto, Vezzoli, Marras, Senatore, Pesce, e con la mostra di Mimmo Jodice attualmente in corso. Piazza Mercato, già protagonista di una rinascita culturale con la restituzione della chiesa di Santa Croce e Purgatorio, si arricchisce ora di un nuovo simbolo. Il Pinocchio di Jori non guarda il passato con nostalgia, ma lo trasforma in un atto creativo: il suo naso lungo come una guglia sfiora il cielo, trasformandosi in obelisco, aspirazione, slancio. “L’arte non può più restare chiusa nei musei – ha detto Manfredi – deve contaminare le piazze e i luoghi vissuti. Con “OH!” diamo un segnale forte, facciamo cultura dove batte il cuore della città”.

Per Trione, l’opera nasce da un gesto di riscrittura: “Pinocchio in Jori è figura picaresca, reinventata come in uno storyboard tra cinema, affresco e graphic novel. Qui prende corpo, si fa bronzo, si fa monumento”. E lo stesso Jori, con entusiasmo quasi fanciullesco, ha raccontato così la genesi della sua creazione: “Non sempre le opere d’arte nascono da chi le firma. Un giorno il mio gallerista mi propose di creare un Pinocchio. Ho detto sì senza pensarci, ed è nato un libro illustrato a mano. Poi, dalla carta al bronzo, dal sogno alla piazza: eccolo qui, vivo, nel cuore di Napoli”.

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