lunedì, Luglio 14, 2025
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Omicidio Martina, il 19enne Alessio Tucci confessa: “Mi aveva lasciato”

Martina Carbonaro

AFRAGOLA (nl) – Ha confessato nella notte il suo orrore. Si chiama Alessio Tucci, ha 19 anni e di mestiere fa il muratore. È lui l’ex fidanzato di Martina Carbonaro, la ragazza di 14 anni scomparsa la sera del 26 maggio 2025 e trovata morta due giorni dopo, nascosta in un armadio in un edificio abbandonato nei pressi dell’ex stadio “Moccia” ad Afragola, in provincia di Napoli. I reati contestati sono omicidio pluriaggravato e occultamento di cadavere. La conferma arriva dalla Procura di Napoli Nord, che con una nota ufficiale ha ricostruito i passaggi investigativi che hanno portato all’identificazione e al fermo del giovane, avvenuto nel cuore della notte. La procuratrice facente funzioni, Anna Maria Lucchetta, ha spiegato che la confessione è giunta “a seguito di un’incessante attività d’indagine, con ricerca e perlustrazione”, svolta dai carabinieri del Nucleo Investigativo di Castello di Cisterna, della Sezione Operativa della compagnia di Casoria e delle stazioni di Afragola e Casoria, sotto il costante coordinamento dell’autorità giudiziaria.

Tucci, residente a Casoria, inizialmente ha cercato di sviare le indagini, cadendo in diverse contraddizioni durante l’interrogatorio. Ma a incastrarlo sono stati i filmati delle telecamere di videosorveglianza e, soprattutto, le impronte lasciate sull’armadio dove aveva nascosto il corpo di Martina. Di fronte a prove così schiaccianti, poco dopo le 2:30 di notte, è crollato: tra le lacrime, ha ammesso tutto. Secondo quanto trapelato dagli ambienti investigativi, la frase pronunciata dal giovane durante l’interrogatorio sarebbe stata drammatica e disarmante nella sua semplicità: “L’ho uccisa perché mi aveva lasciato”. Martina aveva deciso di chiudere quella relazione e, pur non volendo riprenderla, aveva accettato di incontrare Alessio nel luogo dove si vedevano di solito. Quell’incontro è stato l’ultimo. Durante un litigio, lui l’avrebbe colpita con una pietra, uccidendola. Poi, ha cercato di nascondere tutto. Il corpo della ragazzina è stato ritrovato grazie a un’intensa attività investigativa, fatta di raccolta di testimonianze, analisi delle telecamere e sopralluoghi meticolosi. Una tragedia maturata in un contesto di violenza relazionale precoce, che interroga ancora una volta il tema della tutela delle adolescenti e della cultura del possesso. Sconvolta la comunità, affranta la famiglia. La madre di Martina, Fiorenza, ha affidato al silenzio dei social il suo grido di dolore: “Figlia mia, chi ti ha fatto del male la pagherà. Vola in alto”. “Ora starai con i miei genitori. Tu sei stata importante e lo sarai per sempre”.

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