domenica, Giugno 15, 2025
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Polveri sottili alle stelle, Muscarà: “Respiriamo veleno e i sindaci restano zitti”

La consigliera regionale Marì Muscarà

NAPOLI (nl) – “Shhh… nessuno parli”. È un silenzio assordante quello che cala sui territori più colpiti dall’inquinamento atmosferico in Campania. Un silenzio che pesa più dello smog che ogni giorno entra nei polmoni dei cittadini. L’allarme è ormai documentato da dati ufficiali, eppure ignorato. A denunciarlo, con forza, è la consigliera regionale indipendente Marì Muscarà, che accusa senza mezzi termini le istituzioni locali, i sindaci e i responsabili del silenzio omissivo di fronte a un’emergenza che non è più solo ambientale, ma anche sanitaria e politica. I numeri dell’Arpac sono chiari: Acerra ha già sforato per 38 giorni i limiti di PM10 fissati dalla normativa europea e nazionale, San Vitaliano è a 42, Teverola a 45. Napoli, nella centralina in zona ospedale Pellegrini, è ferma a 34: il prossimo giorno sarà il trentacinquesimo, quello che sancisce il superamento della soglia annuale consentita. E siamo solo a metà anno. “Una volta oltrepassato quel limite – spiega Muscarà – i sindaci hanno l’obbligo, non la facoltà, di intervenire con misure urgenti per il miglioramento della qualità dell’aria. Ma cosa accade? Niente. Esattamente come ogni anno. E nonostante in passato si siano raggiunti anche i 100 giorni di sforamento, l’inerzia resta totale”. Un’accusa diretta e durissima quella lanciata agli amministratori locali. “Chi dobbiamo chiamare in causa? Proprio quei sindaci che ci chiedono fiducia con nome e cognome sulle schede elettorali e che poi tradiscono il loro compito più sacro: proteggere la salute pubblica. Che si parli di Acerra, di Napoli, di Teverola o di San Vitaliano, la storia si ripete. La realtà viene ignorata, eppure l’aria non mente”. Il caso della centralina nel centro storico di Napoli, nei pressi dell’Ospedale Pellegrini, è emblematico: un’area ad alta densità abitativa, frequentata ogni giorno da cittadini, lavoratori, pazienti. Anche lì si sfiora il limite massimo annuale di sforamenti, eppure nessuna ordinanza, nessun piano d’azione. Nessun segnale. Muscarà cita anche il recente incendio al Cis di Nola, sottolineando come ancora oggi non si sappia con esattezza cosa sia andato in fumo. “Non una parola, non una conferenza stampa, non una misura preventiva. Nulla. Come se la nube tossica fosse un dettaglio. La Terra dei Fuochi non si è mai spenta, solo che adesso brucia nel silenzio”. La consigliera conclude con un appello accorato: “L’inquinamento non è un problema stagionale o un fastidio momentaneo. È un killer invisibile che ci circonda ogni giorno. Servono azioni strutturali, serve coraggio politico. Finché le poltrone conteranno più della salute pubblica, continueremo a contare i morti silenziosi dell’inquinamento”.

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