Una storia dai contorni inquietanti quella scoperta dai militari del nucleo carabinieri Cites di Napoli e dal personale del servizio veterinario dell’Asl Na1 Sanità Animale, che hanno avviato un’accurata indagine sul ritrovamento di un pony, identificato con microchip e risultato rubato, detenuto in maniera irregolare presso alcune abitazioni private nell’area dell’agro napoletano. Il controllo, nato da un’attività pregressa del personale veterinario, ha permesso di risalire a un esemplare di pony di nome “Giollina”, formalmente registrato a un cittadino abruzzese che ne aveva denunciato il furto. Il detentore attuale dell’animale non era in possesso della documentazione prevista per legge e ha ammesso di aver acquistato l’equide da un soggetto già noto alle forze dell’ordine per reati di ricettazione legati alla compravendita illecita di cavalli. Le indagini hanno portato i carabinieri Cites a ricostruire una complessa catena di passaggi non tracciati, culminati con una vendita senza alcuna documentazione formale per la somma di 700 euro. Anche il venditore originario, anch’egli residente in Abruzzo, è risultato avere precedenti penali. A seguito degli accertamenti, sono state denunciate tre persone per i reati di furto e ricettazione (articoli 624 e 628 del codice penale). L’animale, nel frattempo, è stato stato sequestrato in attesa di poter essere restituito al legittimo proprietario.