ROCCARAINOLA (Nello Lauro) – Il cancello della Foresta Incantata è chiuso. Nessun cartello, nessuna comunicazione ufficiale. Solo un piccolo lucchetto, simbolo di una decisione improvvisa che ha lasciato sgomenti centinaia di visitatori in fila. Un bimbo in braccio al padre piange. “È chiuso? Ma ora?”, chiede stringendo la mano del genitore. Un’immagine amara. In molti erano arrivati da varie zone della Campania per trascorrere il 1° maggio nella foresta demaniale regionale, un’oasi naturale di oltre 900 ettari tra le più suggestive del Parco Regionale del Partenio. Invece, ad accoglierli hanno trovato solo un cancello sbarrato. E nessuna spiegazione visibile.
Solo nel pomeriggio del giorno prima è arrivata una comunicazione ufficiale da parte della Giunta Regionale della Campania – Direzione Generale Politiche Agricole, Alimentari e Forestali – che ha annunciato il rinvio dell’apertura della foresta “per il protrarsi dei lavori di riqualificazione ambientale” previsti dal Programma Fesr 2021/2027. L’intervento riguarda il lotto numero 3 – area di intervento foresta di Roccarainola, dove, secondo la Regione, “non sussistono ancora le condizioni di sicurezza per consentire l’accesso ai visitatori”. Da qui la decisione: foresta chiusa e turni di servizio degli operai forestali annullati. La stessa Regione che aveva annunciato il 14 aprile l’apertura dei giorni di Pasquetta, 25 aprile e 1° maggio, come da tradizione.
Una scelta che ha scatenato proteste e indignazione tra cittadini, turisti e amministratori locali. A partire dal sindaco di Roccarainola, Giuseppe Russo, che ha dichiarato: “Siamo rammaricati per questa decisione che subiamo. Nelle ultime settimane, anche a Pasquetta ed il 25 aprile, la foresta era aperta e non si è registrato alcun problema. Avevamo predisposto tutto: vigili urbani e navetta per l’accoglienza. È un danno d’immagine enorme. Siamo l’unica porta aperta al Parco Regionale del Partenio nella provincia di Napoli. Oggi centinaia di persone sono venute da lontano, organizzandosi da giorni. E ora si trovano davanti a un lucchetto”.
Anche Antonio Fusco, consigliere delegato ai Lavori Pubblici, ha espresso forte delusione: “Facciamo tanto per promuovere le nostre montagne e poi succede questo. Le aree picnic e molti sentieri non sono interessati dai lavori. È assurdo. Così si rischia che la gente non torni più”. La foresta, conosciuta per i suoi 13 sentieri escursionistici di varia difficoltà, le aree attrezzate per picnic e il vivaio forestale tra i più importanti della Campania, sarebbe stata la meta ideale per famiglie, gruppi e scuole in visita nelle prossime settimane. E invece tutto è stato sospeso. Durissima la posizione degli idraulici forestali: “Dopo 35 anni di aperture, ci troviamo chiusi senza preavviso. È una decisione che non condividiamo. Tanta gente, anche nuova, voleva scoprire la foresta. È un’occasione persa”. A intervenire anche Massimo Parisi, presidente del Cai Napoli, che ha parlato di “scelta miope”: “Sono disgustato. Stiamo promuovendo la sentieristica e lavoriamo anche con ragazzi disabili. Alcune aree non sono minimamente coinvolte nei lavori. Si poteva almeno individuare un percorso alternativo. Così si blocca chi vuole vivere e godersi la natura”. In molti non hanno potuto fare altro che andare via, qualcun altro ha scelto di restare in zona. “Mentre il potere decide, il popolo aspetta”, le parole rassegnate e amare di un turista deluso.