lunedì, Luglio 14, 2025
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Incendio all’Interporto, il Nolano si divide tra chi chiude e chi fa finta di nulla

NOLA (Nello Lauro) – La nube è ancora lì, sospesa sopra i cieli del Nolano, come una cappa scura a ricordare il violento incendio divampato nel tardo pomeriggio di ieri presso il lotto D dell’Interporto Campano, all’interno della sede della Gesco spa, un’azienda leader nella grande distribuzione, specializzata nel settore natalizio, articoli da regalo e forniture per l’industria dolciaria. Erano le 18:30 quando una colonna di fumo nero, visibile a chilometri di distanza, ha iniziato ad alzarsi e oscurare l’intera area. Il rogo ha interessato legno, tessuti, plastica e parte dell’impianto fotovoltaico installato sul tetto dello stabilimento, sprigionando un odore acre che ha rapidamente invaso Nola e i comuni limitrofi. Il vento ha fatto il resto, trasportando detriti bruciati sopra tetti, cortili e strade, arrivando a toccare paesi anche lontani. I sindaci hanno lanciato appelli alla cautela, invitando i cittadini a restare in casa, chiudere porte e finestre, spegnere i sistemi di areazione e non stazionare all’aperto. Tuttavia, la risposta sul territorio è stata disomogenea. Mentre molti cittadini hanno seguito le indicazioni, in diverse località si è continuato a vivere come se nulla fosse: strade affollate, bar pieni, bambini a giocare all’aperto e persino manifestazioni pubbliche e private svoltesi regolarmente. Si è riunito il Centro Coordinamento Soccorsi in Prefettura con il prefetto Michele Di Bari,  i Vigili del Fuoco, l’Asl Napoli 3 Sud, il Coe 118, l’Arpac, la Soru, la società E-Distruzione, il commissario prefettizio di Nola e un referente del Cis. In serata il commissario prefettizio di Nola e i sindaci di Cimitile, Comiziano e Casamarciano hanno deciso di chiudere tutte le scuole di ogni ordine e grado per oggi 30 maggio. Gli altri comuni dell’area, invece, hanno optato per lasciare gli istituti aperti, con studenti e famiglie spiazzati e pendolari senza indicazioni chiare. A emergere è l’assenza di un coordinamento intercomunale efficace, nonostante il territorio condivida non solo le stesse strade e strutture scolastiche, ma anche rischi ambientali comuni. Una frattura istituzionale che ha creato disorientamento e polemiche, in un momento che richiedeva chiarezza e tempestività. Nel frattempo, i Vigili del Fuoco continuano le operazioni di spegnimento, che si stanno rivelando complesse: il fuoco, infatti, è ancora attivo in alcuni focolai interni, e le squadre stanno intervenendo con cautela per entrare in sicurezza nel cuore del capannone. Ora si attendono i risultati dei tecnici dell’Arpac, che stanno effettuando i rilievi ambientali per determinare il livello di inquinamento dell’aria, mentre proseguono le indagini di carabinieri e polizia per accertare le cause del rogo e iniziare la stima degli ingenti danni.

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