domenica, Giugno 15, 2025
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Baiano-Napoli penalizzata, Sorrento favorita, pendolari Eav: “Basta bugie”

I comitati pendolari vesuviani insorgono contro Umberto De Gregorio, presidente e direttore generale dell’Eav, dopo la sua ultima dichiarazione ritenuta “cinica e irresponsabile”, in cui avrebbe giustificato lo spostamento dei treni dalla linea Baiano alla Sorrento perché “tanto c’è l’autostrada”. La frase ha fatto esplodere la protesta di migliaia di viaggiatori delle linee vesuviane, che attraverso un comunicato congiunto chiedono alla Regione Campania la sua immediata rimozione. “Questa è l’ennesima conferma – attaccano Enzo Ciniglio, del gruppo Facebook “No al taglio dei treni della Circumvesuviana”, Salvatore Ferraro, portavoce del gruppo “Circumvesuviana – Eav”, Salvatore Alaia del comitato E(A)Vitiamolo di Sperone e l’avvocato Marcello Fabbrocini del comitato civico “Cifariello” di Ottaviano – che la chiusura per lavori inderogabili è stata solo una scusa per privilegiare alcune tratte. Dopo anni di smentite, la verità è emersa”. Parole dure: “In dieci anni De Gregorio ha solo “spogliato Gesù per vestire Maria. Ha ereditato una situazione difficile, ma da allora non ha fatto nulla per migliorarla. Anzi, è rimasto lì a guardare, scaricando ogni responsabilità sugli altri”.

Il j’accuse dei comitati è circostanziato: secondo i rappresentanti, l’Eav ha perso tempo prezioso nel rinnovare la rete, ha gestito con negligenza la gara europea per il revamping dei treni (che ha visto svanire 12 convogli) e ha ritardato l’assegnazione dei nuovi mezzi senza mai rivalersi su chi ha provocato questi ritardi. “Nel 2015 – ricordano i rappresentanti dei pendolari  – l’Eav non poteva fallire: era protetta da una legge speciale. E nel 2016, con il debito sanato dalla Regione, c’erano tutte le condizioni per un rilancio. Ma dal 2018 in poi, quando è stata lanciata la gara per i nuovi treni, nulla è stato fatto per rimettere mano alla rete. La situazione è degenerata, e ora ci raccontano che non ci sono alternative?”.

Secondo i comitati, i pochi treni in esercizio – con un’età media inferiore ai 15 anni – basterebbero per garantire un servizio decente, se solo ci fosse un’organizzazione efficiente. “Non ci servono autobus sostitutivi, ma supporto strategico – ribadiscono – con bus ausiliari, treni diretti alternati e l’abolizione del Campania Express e della navetta Torre Annunziata. Basta soluzioni d’emergenza che peggiorano le cose. I problemi della linea sorrentina si risolvono con una pianificazione, non penalizzando gli altri utenti”. Il clima, intanto, è sempre più teso. I comitati accusano il presidente De Gregorio di “fomentare una guerra tra poveri”, tra le varie utenze della Circumvesuviana. “Siamo tutti sulla stessa barca che affonda – dicono in coro – ma la sua strategia è dividere per indebolire le proteste”. La richiesta è netta: “Chiediamo alla Regione – concludono i portavoce – di revocare immediatamente a De Gregorio il doppio incarico per manifesta incapacità. Con le sue parole “a schiovere” ha superato ogni limite. I pendolari non sono più disposti a tollerare questa gestione che umilia ogni giorno migliaia di cittadini”.

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