CICCIANO (nela) – Un errore di… genere. Il sindaco di Cicciano Giuseppe Caccavale, con decreto numero 12 dello scorso 11 giugno, ha nominato Salvatore Santoriello assessore al Bilancio e allo Sviluppo Economico al posto della dimissionaria Nunzia Coppola. Una nomina che sembra violare la legge numero 56 del 7 aprile 2014 “disposizioni sulle città metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni di comuni”. In particolare l’articolo 1, comma 137, recita che “nelle giunte dei comuni con popolazione superiore a 3.000 abitanti, nessuno dei due sessi può essere rappresentato in misura inferiore al 40 per cento, con arrotondamento aritmetico”. Nella giunta di Cicciano con la nuova nomina sono 4 gli uomini presenti (Acierno, Marino, Recetano e Santoriello) e una sola donna (Bernardo): uno squilibrio di genere. Un evento non nuovo a Cicciano già verificatosi nel 2021 con l’amministrazione Corrado: anche allora ci fu uno sbilanciamento nelle nomine con il sindaco che dovette cambiare in corso d’opera la giunta appena annunciata.
LE ISTITUZIONI – Il gruppo di opposizione ha inviato alla Prefettura di Napoli una nota con la quale si chiede la legittimità del decreto del sindaco e dell’eventuale ripristino della parità di genere nell’esecutivo comunale. Analoga richiesta è stata avanzata anche dal consigliere indipendente Nunzia Coppola.
LE ASSOCIAZIONI – Il “Campanile” e “Laboratorio Civico per Cicciano”, attraverso i loro canali social, hanno evidenziato la situazione parlando di “illegittimità”, “violazione della legge sulla parità di genere” e “silenzio” dei consiglieri di maggioranza. Lo stesso “Campanile” ha inoltre annunciato un esposto al prefetto Michele Di Bari per diverse decisioni dell’amministrazione ritenute “non chiare” dall’associazione.