martedì, Luglio 8, 2025
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Circumcaos, pendolari all’attacco: “Basta bugie, servono corse e rispetto”

Resta acceso il fuoco della polemica tra i pendolari delle linee vesuviane e la direzione dell’Eav. Al centro del dibattito, la contestata affermazione del presidente Umberto De Gregorio secondo cui “tutti i territori serviti godrebbero di pari dignità “in termini di offerta, investimenti e attenzione. Una dichiarazione che ha sollevato un’ondata di sdegno tra i comitati civici del territorio, che parlano senza mezzi termini di “menzogne istituzionali”. A guidare la protesta sono i comitati e gruppi attivi da anni nella difesa dei diritti dei viaggiatori vesuviani, che denunciano una gestione diseguale del servizio ferroviario e una disparità sempre più marcata tra le diverse linee. Tra i portavoce, Enzo Ciniglio del gruppo Facebook No ai tagli dei treni della Circumvesuviana, Salvatore Ferraro del gruppo Circumvesuviana – EAV, l’avvocato Marcello Fabbrocini in rappresentanza del Comitato civico A. Cifariello di Ottaviano, e Salvatore Alaia per il Comitato civico E(A)Vitiamolo di Sperone. Secondo i rappresentanti, l’offerta di mobilità è fortemente squilibrata: su alcune linee, come quelle interne al Mandamento Baianese, le ultime corse sono programmate entro le 20, rendendo impossibile per molti lavoratori rientrare a casa. Su altre, come la linea per Sorrento, le corse si estendono invece fino alle 22, creando una disparità che incide pesantemente sulla vita quotidiana dei pendolari. Oltre alla questione degli orari, viene denunciata anche la differente composizione dei convogli: su alcune tratte si viaggia costantemente con un solo elemento, causando affollamenti e disagi, mentre su altre si utilizzano due o tre carrozze. Ancora più marcata sarebbe, secondo i comitati, la differenza nell’esecuzione dei lavori di ammodernamento: mentre su alcune tratte si procede con lunghe chiusure, anche nei weekend, sulla linea per Sorrento gli interventi avvengono quasi esclusivamente di notte, limitando notevolmente i disagi per i viaggiatori. Per questo motivo, i comitati contestano duramente le recenti affermazioni di De Gregorio, secondo cui “gli investimenti in atto riguardano tutte le linee, nessuna esclusa”, bollate come una narrazione falsa che ignora la quotidianità di chi è costretto a vivere un servizio inadeguato e discriminatorio. Accusano il presidente Eav di potersi permettere dichiarazioni prive di fondamento grazie a una sorta di “immunità politica” garantita dal legame con la Regione Campania, ente proprietario della società di trasporto. Alla luce di questa situazione, i rappresentanti dei pendolari chiedono un intervento immediato da parte della Regione, che non solo non deve avallare dichiarazioni ritenute fuorvianti, ma deve anche attivarsi per una nuova programmazione del servizio a partire dal 15 settembre, con corse estese e garantite per tutti i territori, senza più disparità. “Se siamo tutti chiamati a pagare l’addizionale regionale tra le più alte d’Italia – dichiarano i comitati – allora tutti abbiamo diritto ad un servizio pubblico di trasporto che sia degno, efficace e uguale per tutti. Non ci accontenteremo più di promesse o parole: vogliamo i fatti, ora”.

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