lunedì, Luglio 14, 2025
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Diplomifici, crollano i candidati esterni: revocate 30 parità in Campania

ROMA (rgl) – Il giro di vite contro i cosiddetti diplomifici inizia a produrre i suoi effetti. A certificarlo è il Ministero dell’Istruzione e del Merito, che rende noto un calo significativo dei candidati esterni all’Esame di Stato 2025, in particolare nelle regioni del Mezzogiorno dove negli ultimi due anni si è concentrata l’azione ispettiva del Ministero, in collaborazione con la Guardia di Finanza. Il calo più marcato si registra in Calabria, dove i candidati esterni passano dai 747 del 2024 ai 516 del 2025, con una flessione del 30,9%. In Campania, i privatisti scendono da 1.685 a 1.264, segnando un calo del 25%, mentre in Sicilia si passa da 1.613 a 1.228, con una diminuzione del 23,9%. Numeri che, secondo il Ministero, sono direttamente collegati al rafforzamento dei controlli su alcune scuole paritarie sospettate di operare come canali facilitati per il conseguimento del diploma, spesso senza il rispetto dei requisiti minimi di frequenza e attività didattica.

REVOCHE DELLA PARITA’ – Particolarmente intensa è stata l’attività ispettiva in Sicilia, dove nel solo 2024 sono state revocate 24 parità scolastiche e altre 11 nei primi mesi del 2025, di cui 8 a seguito di ispezioni condotte durante l’anno scolastico 2024/2025. In Calabria, le revoche nel 2024 sono state 11, mentre in Campania si sono contate ben 30 revoche nello stesso anno. L’offensiva ministeriale è stata rafforzata dall’entrata in vigore del decreto-legge n. 45 del 2025, che introduce nuove misure per il contrasto ai diplomifici, tra cui controlli più rigorosi, verifiche sulla regolarità delle iscrizioni e accertamenti su attività didattiche effettivamente svolte.

CONTROLLI INCROCIATI CON LA GDF – L’azione di contrasto ha preso forma concreta anche grazie al protocollo d’intesa siglato tra il Ministero dell’Istruzione e la Guardia di Finanza, in collaborazione con gli Uffici Scolastici Regionali, che ha permesso di attivare un piano di ispezioni capillare su tutto il territorio nazionale. Il Ministero sottolinea che l’obiettivo non è penalizzare gli studenti in buona fede, ma colpire chi utilizza le scuole paritarie come scorciatoia per ottenere titoli di studio senza un reale percorso formativo.

IL SEGNALE DEL MIM – “La riduzione dei candidati esterni in alcune regioni è il riflesso di un sistema di controllo finalmente efficace – fanno sapere fonti del Mim –. È un segnale chiaro: vogliamo riportare trasparenza, legalità e qualità nel sistema scolastico. Il diploma deve tornare a essere un traguardo vero, non un titolo facile da acquistare”.

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