ROMA (rgl) – Si è spento all’età di 75 anni Alvaro Vitali, uno degli attori più iconici e riconoscibili della commedia sexy all’italiana, celebre per aver dato volto e risate al personaggio di Pierino, simbolo di una stagione cinematografica scanzonata, maliziosa e amatissima dal grande pubblico. L’attore romano era stato recentemente ricoverato a causa di una broncopolmonite recidiva. Negli ultimi tempi aveva raccontato pubblicamente il proprio dolore per la fine del matrimonio con Stefania Corona, durato 27 anni, rivelando il peso umano e personale dietro l’immagine del comico sempre sorridente. Ma Alvaro Vitali non è stato solo un attore comico. Il suo volto, la sua risata inconfondibile e la sua mimica caricaturale hanno incarnato un’epoca di cinema popolare che ha fatto epoca negli anni ’70 e ’80: quella delle “professoresse”, “liceali”, “dottoresse” e “poliziotte”, interpretate da dive come Edwige Fenech, Nadia Cassini e Gloria Guida, in un mix di erotismo leggero, comicità da barzelletta e situazioni grottesche. Vitali ne fu il re indiscusso, soprattutto con il personaggio di Pierino, eterno scolaro discolo e irriverente, protagonista di pellicole entrate nella cultura popolare come “Pierino contro tutti”, “Pierino colpisce ancora”, “Pierino medico della Saub” e “Pierino torna a scuola”. Nonostante la statura minuta la sua presenza scenica era gigantesca: bastava un’espressione, una smorfia, una battuta sguaiata per far scoppiare la risata. Insieme a colleghi come Lino Banfi e Renzo Montagnani, Vitali è stato uno dei volti più amati dal pubblico italiano, rappresentando il lato più disinibito, spensierato e spesso irriverente dell’Italia dell’epoca. Nel corso della sua lunga carriera, ha recitato in 89 film, molti dei quali diventati cult, ma ha anche lavorato con registi del calibro di Federico Fellini, che lo volle in film come “Roma”, “Amarcord” e “I clowns”, e con grandi del cinema come Mario Monicelli, Roman Polanski, Dino Risi e Luigi Comencini. Il suo debutto sul grande schermo fu in un piccolo ruolo non accreditato nel “Fellini Satyricon” del 1969. Negli anni successivi alla stagione d’oro del cinema comico-erotico, Vitali si è progressivamente allontanato dal grande schermo, ma è rimasto nell’immaginario collettivo come Pierino, il bambino cresciuto troppo in fretta, portavoce di una comicità semplice, popolare, senza pretese ma sempre efficace.