lunedì, Luglio 14, 2025
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Gioielli, contanti e interessi da usura: 2 arresti e sequestro da 165mila euro

Una storia di disperazione economica, minacce e usura si è conclusa con l’arresto di due uomini grazie all’intervento della Guardia di Finanza di Caserta. I militari hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari nei confronti di due soggetti – uno residente nel napoletano e l’altro nella provincia di Caserta – gravemente indiziati dei reati di usura ed estorsione ai danni di un imprenditore casertano. L’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli Nord – sede distaccata di Aversa – rappresenta l’esito di oltre sei mesi di investigazioni scaturite dalla denuncia della vittima, che si era rivolta alle Fiamme Gialle in cerca di giustizia. L’imprenditore, in difficoltà economiche e alla ricerca di liquidità immediata, si era rivolto ai due arrestati accettando prestiti con tassi d’interesse notevolmente superiori al tasso effettivo globale medio stabilito dal Ministero dell’Economia e delle Finanze. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, tra il 2022 e il 2025, i due avrebbero erogato complessivamente prestiti per circa un milione e mezzo di euro, imponendo rimborsi mensili che oscillavano dai 5 ai 20mila euro. Ma l’attività non si fermava agli interessi esorbitanti. Le indagini, condotte dal Gruppo della Guardia di Finanza di Caserta attraverso intercettazioni, pedinamenti, osservazioni sul campo e analisi bancarie, hanno evidenziato come, in caso di ritardo nei pagamenti, i due indagati ricorressero a pressioni psicologiche e minacce esplicite. La vittima veniva intimidita con l’allusione all’intervento di “terze persone” ben più pericolose, alimentando un clima di paura e soggezione costante. Il quadro accusatorio ha portato non solo all’esecuzione delle misure cautelari, ma anche al sequestro di beni per un valore superiore ai 165mila euro. Durante le perquisizioni domiciliari, infatti, sono stati rinvenuti gioielli, orologi di lusso e denaro contante, ritenuti provento dell’attività illecita.

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