lunedì, Luglio 14, 2025
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Incendi boschivi, la Regione Campania stanzia 72 milioni: in campo oltre 2.200 operatori

NAPOLI (Alads) – La Regione Campania rilancia con forza la sua strategia contro gli incendi boschivi, destinando 72 milioni di euro per il triennio 2025-2027 a un piano di prevenzione, contrasto e spegnimento sempre più articolato e operativo. La delibera regionale numero 368 del 16 giugno scorso ha ufficialmente approvato il Piano Antincendio Boschivo (Aib) per i prossimi tre anni, ponendo al centro la tutela del patrimonio forestale e della sicurezza dei cittadini. Per il primo anno di attuazione, il 2025, lo stanziamento ammonta a circa 25 milioni di euro, distribuiti tra i principali soggetti coinvolti: Sma Campania riceverà 9,5 milioni, gli enti delegati 9 milioni, mentre 1,5 milioni andranno alla direzione regionale dei vigili del fuoco e 150mila euro ai carabinieri forestali. Sono inoltre previsti 4 milioni di euro per gli elicotteri antincendio, 500mila euro per il coinvolgimento delle organizzazioni di volontariato specializzato, e altre somme minori per attività di formazione, beni strumentali e gestione logistica.

IL PIANO – In campo ci saranno oltre 2.200 operatori, tra personale tecnico e volontari. Il contingente più numeroso è quello della protezione civile organizzata, con 1.213 volontari coinvolti. Seguono 602 operatori degli enti delegati, 258 addetti di Sma Campania e 50 vigili del fuoco. A coordinare le attività di spegnimento saranno 136 Dos (Direttori delle Operazioni di Spegnimento), provenienti da vari enti pubblici e dal volontariato qualificato tramite i corsi della scuola regionale di Protezione Civile “Ernesto Calcara”. Il piano entra pienamente in funzione con l’inizio del periodo di “grave pericolosità per incendi”, dichiarato in Campania dal 15 giugno al 30 settembre. È in questo arco temporale, infatti, che si concentra la quasi totalità degli incendi: nel solo 2024, il 92,8% degli eventi si è verificato proprio in questi mesi, e in quel periodo si è anche consumato il 97% della superficie boscata danneggiata.

L’ANALISI DEI TERRITORI – L’azione della Regione parte da un’analisi dettagliata del territorio, che copre oltre 1,3 milioni di ettari, di cui quasi 500mila sono aree forestali. Il monitoraggio degli ultimi cinque anni, aggiornato con i dati del 2024, restituisce un quadro chiaro e preoccupante: 1.774 incendi (boschivi e non boschivi) che hanno distrutto oltre 6.100 ettari di vegetazione, di cui 3.523 ettari di bosco e 2.634 ettari tra pascoli, terreni incolti e colture agricole. Tra i territori più colpiti, Sessa Aurunca, in provincia di Caserta, si conferma purtroppo il comune con il maggior numero di incendi, ben 73 solo nel 2024, per un totale di 135 ettari di bosco e 117 ettari di aree non boscate andati in fumo. Anche la provincia di Napoli è stata duramente colpita: 142 incendi in totale, con Torre del Greco in cima alla lista per numero di eventi e superficie boscata bruciata (oltre 85 ettari). A Napoli città si sono contati 13 incendi, il più grave dei quali ha interessato l’area tra Soccavo e Pianura. Nella provincia di Avellino sono stati registrati 395 incendi, con picchi a Montoro e Nusco, mentre a Monteforte Irpino si è verificato uno degli incendi più duraturi. A Benevento, 293 roghi complessivi hanno colpito località come Frasso Telesino e Bonea, dove si è combattuto il fuoco per oltre 32 ore. In provincia di Caserta, oltre a Sessa Aurunca, si segnalano gravi danni anche a Pignataro Maggiore e Piana di Monteverna. A Salerno, infine, si contano 639 incendi: i Comuni più colpiti sono stati Mercato San Severino e Giffoni Valle Piana, ma è Sala Consilina ad aver subito le perdite più estese, con oltre 200 ettari di boschi incendiati. Il piano della Regione non è solo un insieme di numeri e fondi: è un vero e proprio strumento operativo, che punta a intervenire prima che il fuoco divampi, rafforzando la cultura della prevenzione, la formazione sul campo, la vigilanza continua e la capacità di risposta immediata. Infine, la Regione richiama tutti i sindaci campani a fare la loro parte, invitandoli ad adottare le opportune ordinanze locali che impongano il rispetto delle misure anti-incendio, soprattutto durante il periodo di massima allerta.

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