Un incendio notturno ha portato alla luce una coltivazione di marijuana nascosta all’interno di un appartamento a Caivano. L’allarme è scattato quando, nel cuore della notte, una chiamata d’emergenza ha allertato i vigili del fuoco e i carabinieri della locale compagnia: un incendio era divampato in un’abitazione privata. Giunti sul posto, i soccorritori sono riusciti a domare rapidamente le fiamme. Al momento dell’incendio l’appartamento era vuoto e non si registrano feriti. Tuttavia, durante i primi rilievi, i carabinieri hanno subito notato qualcosa di insolito. Nelle pertinenze dell’immobile erano infatti presenti quattro armadi in tela modificati con un sofisticato sistema di areazione, illuminazione a LED e irrigazione automatica: una vera e propria serra indoor, destinata alla coltivazione di marijuana. Il sovraccarico elettrico causato dall’impianto rudimentale sarebbe all’origine del cortocircuito che ha innescato l’incendio. Il bilancio del sequestro è rilevante: 62 piante di cannabis suddivise in quattro varietà diverse, per un peso complessivo vicino ai 10 chili. Sono stati rinvenuti anche numerosi barattoli in vetro, verosimilmente utilizzati per lo stoccaggio di hashish e marijuana, insieme a materiale per il confezionamento della droga. Durante gli accertamenti è sopraggiunto il proprietario dell’appartamento, un 43enne del posto, incensurato. Preoccupato inizialmente per l’incendio, l’uomo ha dovuto fare presto i conti con la perquisizione dei carabinieri e le prove schiaccianti rinvenute in casa. È stato arrestato con l’accusa di produzione, detenzione e traffico di sostanze stupefacenti. L’autorità giudiziaria ha convalidato l’arresto e disposto per l’uomo i domiciliari in attesa del processo.