NAPOLI (alads) – Sette colpi di pistola a salve esplosi nella notte contro la casa napoletana di Luigi Ambrosino, comandante della polizia locale di Avella, hanno gettato nel terrore la famiglia dell’ufficiale e suscitato una forte reazione istituzionale. L’episodio è avvenuto poco dopo la mezzanotte di due giorni fa, nel quartiere San Carlo all’Arena di Napoli, dove l’uomo risiede. In quel momento, all’interno dell’abitazione si trovavano la moglie e i figli del comandante, rimasti illesi. Sul posto sono immediatamente intervenuti gli agenti del commissariato della Polizia di Stato, coadiuvati dagli uomini della Scientifica, che hanno avviato le indagini. Cinque bossoli sono stati rinvenuti nei pressi dell’abitazione: si tratta di proiettili a salve, ma l’azione resta a tutti gli effetti un gesto intimidatorio preoccupante. Luigi Ambrosino, oltre a essere comandante della polizia locale di Avella, coordina anche il nucleo Antinfortunistica Stradale di Napoli, e per questo motivo non si esclude alcuna pista, compresa quella legata alla sua attività professionale. Forte la reazione dell’amministrazione comunale di Avella, che in una nota ufficiale ha espresso “ferma condanna per il grave gesto intimidatorio avvenuto a Napoli ai danni del comandante della polizia municipale”. Il sindaco Vincenzo Biancardi, a nome di tutta la giunta comunale, ha manifestato “vicinanza e piena solidarietà al comandante Ambrosino e alla sua famiglia”, definendo il fatto “un atto vile e gravissimo che colpisce un servitore dello Stato e l’intera comunità che rappresenta”. Le indagini sono ora concentrate sull’individuazione degli autori del gesto e sulle eventuali motivazioni che potrebbero averlo ispirato. Al vaglio degli investigatori anche le immagini delle videocamere di sorveglianza della zona.