Pentecoste di fede e speranza nella città dei Gigli. Domani, domenica 8 giugno, in occasione della Solennità di Pentecoste, i Maestri di Festa dell’edizione 2025 della Festa dei Gigli di Nola, i soci della Compagnia di San Paolino e la comunità ospedaliera del presidio “Santa Maria della Pietà” parteciperanno, alle 17:30, alla celebrazione eucaristica presieduta dal vicario generale della diocesi di Nola, monsignor Pasquale Capasso. La Santa Messa si svolgerà all’aperto, nell’area dell’ospedale dove sorge il busto del Santo patrono, donato nel 2024 dal dottor Vittorio Narni Mancinelli, medico del nosocomio e maestro di festa del Giglio del Salumiere. Saranno presenti autorità civili, religiose e militari, oltre al neo sindaco Andrea Ruggiero e ai vertici dell’Asl Napoli 3 Sud. “Questa statua vuole essere d’aiuto per tutti i pazienti ricoverati che cercano conforto – dichiara il dottor Narni Mancinelli – e che trovano nel nostro Santo Protettore un supporto spirituale”. Un’iniziativa fortemente voluta dalla Compagnia di San Paolino, che intende portare il segno della prossimità e della carità del Santo Patrono a chi soffre. “Fare festa con e per San Paolino – spiega la presidente Giusi Lanzaro – vuol dire vivere la gioia del Vangelo. Paolino è stato un uomo di speranza e carità, accolto come un padre e un fratello. La festa deve raggiungere anche chi oggi è afflitto dalla malattia o dal dolore. Questo gesto vuole essere un segno concreto di vicinanza, nel cuore del Giubileo paoliniano”. Il busto – realizzato dal maestro Leopoldo Santaniello – è in cemento e polvere di marmo, con basamento decorato da otto gigli e una rosa in terracotta. A completarlo, una lapide con la scritta evocativa: “…e nel cercar conforto a Te volgo lo sguardo…”, una base in pietra lavica, un pilastro con pensilina in ferro battuto, impianto di illuminazione e due felci laterali. L’intera composizione è volutamente rivolta verso l’ospedale e verso la statua di San Pio, in un ideale abbraccio spirituale rivolto ai malati. Il monumento, già benedetto da don Carlo Giuliano – assistente religioso del presidio ospedaliero e direttore della Pastorale della Salute della diocesi di Nola – rappresenta oggi un punto di preghiera e speranza per chi è in cura e per i familiari.