Non ci sarà più il carcere per Rosalia Anna Masi, ex sindaca di San Vitaliano, e per il marito Vitaliano Vellusi, funzionario dello stesso comune. Il Tribunale del Riesame di Napoli – decima sezione – ha infatti parzialmente annullato l’ordinanza di custodia cautelare emessa lo scorso 21 maggio, accogliendo in parte le tesi difensive presentate dagli avvocati Domenico Dello Iacono e Luca Capasso. La misura restrittiva era stata disposta nell’ambito di un’indagine coordinata dalla Procura di Nola, che contestava alla coppia – all’epoca al vertice dell’amministrazione locale – gravi reati tra cui minacce, pressioni indebite per pilotare un appalto da 50mila euro e, soprattutto, l’associazione per delinquere. Proprio quest’ultima accusa, la più grave, è stata ritenuta non sussistente dal collegio giudicante, che ha disposto la scarcerazione per entrambi, sostituendo la custodia in carcere con il divieto di dimora a San Vitaliano. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, Masi e Vellusi avrebbero esercitato pressioni indebite su un dirigente del settore Lavori Pubblici, arrivando persino a minacciarlo, affinché l’appalto per la ristrutturazione di alcuni loculi cimiteriali venisse affidato a una specifica impresa. Determinante, secondo il Riesame, il venir meno delle esigenze cautelari. Masi, infatti, aveva rassegnato le dimissioni da sindaca pochi giorni prima dell’arresto, e successivamente anche i consiglieri di maggioranza avevano lasciato il proprio incarico, determinando lo scioglimento dell’amministrazione comunale.