martedì, Luglio 15, 2025
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Comuni ricicloni, rifiuti Free: solo l’8,4%. Cimitile e Comiziano brillano in Campania

ROMA (alads) – Nel 2025 lieve calo dei comuni rifiuti free: scendono a 663, -5% rispetto allo scorso anno. Rappresentano ancora solo l’8,4% dei 7896 comuni italiani. Nonostante i dati in flessione, il Nord mantiene il primato con 424 comuni rifiuti free, il Sud (209) si adagia sui risultati di alcune regioni, mentre il Centro (30) conferma un pesante immobilismo. Il Veneto si conferma regione leader per comuni rifiuti free. La Campania prima del sud. Vincitori assoluti tra i capoluoghi Rifiuti Free: la new entry Nuoro insieme agli “storici” Treviso, Pordenone e Trento. Menzione speciale a Cesena come miglior capoluogo di provincia 100%GPP e a Bareggio (Mi) per la miglior performance, 95% GPP, tra i comuni non capoluogo. In Italia il 2025 è un anno di sali e scendi per la raccolta differenziata. A scattare questa fotografia è la XXXII edizione di “Comuni Ricicloni”* di Legambiente presentato ieri a Roma all’Ecoforum nazionale dell’economia circolare organizzato dall’associazione ambientalista, Kyoto Club e La Nuova Ecologia in collaborazione con Conai e Conou e con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e Regione Lazio. Su 7896 comuni italiani, scendono a 663 quelli Rifiuti Free che mantengono la produzione pro capite di rifiuto indifferenziato avviato a smaltimento al di sotto dei 75 kg/ab/anno. Un dato per la prima volta in lieve calo, con un -5% rispetto allo scorso anno, quando i comuni rifiuti free erano ben 698. Un segnale da non sottovalutare se si pensa che ad oggi questi comuni rappresentano ancora solo l’8,4% dei 7896 comuni italiani. Restano, inoltre, ancora marcate le differenze tra nord, sud e centro. Il Nord mantiene il primato con 424 comuni rifiuti free nonostante il lieve calo registrato (erano 434 nel 2024), seguito dal Sud con 209 comuni rifiuti free (erano 231 nel 2024) che sembra essersi adagiato sui buoni risultati raggiunti da alcune regioni. Il Centro Italia conferma, invece, il suo immobilismo e conta appena 30 comuni rifiuti free (33 quelli nel 2024). A livello regionale il Veneto, pur contando 12 comuni Rifiuti Free in meno rispetto alla passata edizione, si conferma anche quest’anno regione leader con più comuni rifiuti free (161, il 28,8% sul totale dei comuni veneti), seguita sempre da Lombardia (107, il 7,1% sul totale dei comuni lombardi) e la Campania (84, ossia il 15,3% sul totale dei comuni campani). Quest’ultima risulta essere la prima regione del Sud per comuni rifiuti free.

Non mancano, però, le buone notizie e le novità: tra i capoluoghi comuni rifiuti free 2025 vincitori assoluti, si segnala la new entry città di Nuoro insieme agli “storici” Treviso, Pordenone e Trento. Per la categoria “comuni rifiuti free sotto i 5mila abitanti”, si distinguono come vincitori assoluti: Liscia (CH), Ripacandida (PZ), Lattarico (CS), Felitto (SA), Mordano (BO), Moimacco (UD), Sant’Ambrogio sul Garigliano (FR), Riccò del Golfo di Spezia (SP), Foresto Sparso (BG), Monteleone di Fermo (FM), Montefalcone nel Sannio (CB), Pietra Marazzi (AL), Leporano (TA), Tonara (NU), Castel di Lucio (ME), Terre d’Adige (TN), Calvi dell’Umbria (TR), Chambave (AO), Possagno (TV). Per la categoria tra i 5mila e i 15mila abitanti: San Vito Chietino (CH), Casali del Manco (CS), Cimitile (NA), San Prospero (MO), Chions (PN), Sacrofano (RM), Luni (SP), Villongo (BG), Sennori (SS), San Giuseppe Jato (PA), Capraia e Limite (FI), Altopiano della Vigolana (TN), Mareno di Piave (TV). Per la categoria “comuni sopra i 15mila abitanti”, vincitori assoluti sono: Ottaviano (NA), Nonantola (MO), Azzano Decimo (PN), Genzano di Roma (RM), Carugate (MI), Monserrato (CA), Misilmeri (PA), Monsummano Terme (PT), Pergine Valsugana (PN), Vedelago (TV).

“CI VUOLE PIU’ ATTENZIONE NEI CENTRI GRANDI” – “Dalla fotografia scattata da Comuni ricicloni 2025 – commenta Giorgio Zampetti, direttore generale di Legambiente – emerge l’importanza di mantenere alta l’attenzione. A fronte di un’adesione in termici numerici analoga a quelli delle edizioni precedenti, i numeri dei comuni rifiuti free sono infatti in calo. Se da un lato va riconosciuto l’impegno portato avanti da tante amministrazioni virtuose, dall’altra lato è importante che ci sia una svolta che necessariamente deve arrivare dai centri più grandi e dalle città, ancora troppo latitanti dalle classifiche dei migliori. Serve, inoltre, un’attenzione per le filiere strategiche, come quella tessile e dei RAEE, rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche, per garantire sostenibilità e sicurezza economica. Questi settori influenzano l’ambiente, l’occupazione e la competitività industriale. Promuovere economia circolare e innovazione in queste filiere riduce l’impatto ecologico e rafforza l’autonomia produttiva. Una gestione efficace contribuisce a uno sviluppo più resiliente e responsabile”.

CAMPANIA – La Campania conquista un posto d’onore nella classifica dei virtuosi, collocandosi al primo posto del Sud Italia per percentuale di comuni Rifiuti Free sul totale (15,3%). Con 84 comuni premiati, la regione conferma un percorso in crescita, dove il riscatto ambientale passa da scelte concrete e sistemiche. Tra i comuni sotto i 5.000 abitanti, spicca Comiziano (al settimo posto) con una raccolta differenziata del 92,2% e appena 33,6 kg/abitante/anno di rifiuto secco residuo. Massa di Somma, con 4945 abitanti, registra 85,8% di differenziata e 56,1 kg/ab, confermando che anche a ridosso del capoluogo è possibile fare bene. Nei comuni tra 5.000 e 15.000 abitanti brillano: Cimitile vincitore assoluto della sua categoria con 91,6% di raccolta differenziata e 30,1 kg/ab/anno; Santa Maria a Vico: 86,7% e 47,1 kg/ab e Baiano con ottimi dati anche nella gestione dell’organico e nella qualità delle frazioni raccolte. Ottaviano si posiziona al vertice della classifica dei comuni virtuosi della categoria oltre i 15mila abitanti, con una raccolta differenziata dell’88,7% e un secco residuo di 47,2 kg/anno. Inoltre, è emerso il ruolo cruciale delle città metropolitane come Napoli nel rilanciare la transizione ecologica: progetti come EduGreen, iniziative condominiali di compostaggio e l’installazione di eco-isole intelligenti stanno trasformando la cultura della raccolta in ambito urbano. Legambiente, con il supporto dei consorzi di filiera (Conai, Biorepack, Comieco), ha assegnato premi speciali a diversi comuni e enti: Battipaglia, in provincia di Salerno, per la qualità della raccolta organica con solo il 3,2% di impurità e Eda Caserta, premiato da Conai per l’efficace gestione associata tra 104 comuni.

 

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