lunedì, Luglio 14, 2025
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Monteforte Irpino, caserma Carabinieri intitolata all’eroe Giuseppe Covino

MONTEFORTE IRPINO (alads) – Una cerimonia toccante e solenne ha avuto luogo ieri mattina a Monteforte Irpino, dove la stazione dei Carabinieri è stata ufficialmente intitolata al carabiniere Giuseppe Covino, Medaglia d’Argento al Valor Militare alla memoria. Un gesto simbolico e carico di significato, per onorare il sacrificio di un uomo che diede la vita durante gli anni oscuri della Seconda Guerra Mondiale, opponendosi all’occupazione tedesca a Napoli nel settembre del 1943. L’evento si è svolto alla presenza dei familiari del caduto, delle autorità civili, religiose e militari, tra cui il comandante della Legione Carabinieri Campania, Generale di Divisione Canio Giuseppe La Gala, il comandante Provinciale di Avellino, Colonnello Domenico Albanese, e rappresentanti della Prefettura, della Magistratura e della Provincia. Ad arricchire la cerimonia, la Fanfara del 10° Reggimento Carabinieri Campania e la partecipazione attiva degli alunni delle scuole del territorio e delle associazioni giovanili locali.

Chi era Giuseppe Covino? Nato a Tuoro di Roccabascerana nel 1915, proveniva da una famiglia di umili origini. Arruolatosi nell’Arma dei Carabinieri, nel settembre del 1943 si trovava in licenza quando seppe delle difficoltà affrontate dai suoi colleghi a Napoli Porto, impegnati nella difesa del Palazzo dei Telefoni contro le truppe tedesche. Non esitò a raggiungerli. Catturato dai nazisti, fu deportato e fucilato in località Fertilia (oggi Teverola), insieme ad altri 13 carabinieri e alcuni civili. Nel corso della cerimonia è stata scoperta una targa commemorativa all’esterno della caserma, mentre la pronipote del caduto, la signora Federica Mazzone, ha preso parte attivamente al tributo, in qualità di madrina dell’evento. È stata anche letta la motivazione ufficiale della Medaglia d’Argento al Valor Militare concessa a Covino, che sottolinea il suo coraggio e il suo esempio di virtù militari di fronte alla condanna a morte. Un momento di raccoglimento, il silenzio d’ordinanza e la benedizione delle targhe da parte del cappellano militare, don Salvatore Varavallo, hanno scandito i passaggi più solenni della cerimonia. Il messaggio del Ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha suggellato l’importanza del riconoscimento.

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