lunedì, Novembre 10, 2025
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Cimitile, scoperta discarica abusiva in un’area comunale: sequestro e denuncia

CIMITILE (rgl) – Da centro di trasferenza a discarica abusiva: è questa la trasformazione illegale scoperta dai carabinieri del Noe di Napoli e della compagnia di Nola in un’area comunale di via San Donato a Cimitile. L’area, formalmente destinata alla temporanea raccolta dei rifiuti urbani in attesa del conferimento presso impianti autorizzati, era in realtà utilizzata come deposito incontrollato di tonnellate di rifiuti, anche pericolosi. Il gip del Tribunale di Nola, su richiesta della Procura della Repubblica, ha disposto il sequestro preventivo del sito, in seguito a un’indagine che ha documentato la gestione illecita di rifiuti da parte della società Sia (Soluzioni Integrate Ambientali), incaricata del servizio di raccolta nei comuni di Cimitile e Comiziano. L’inchiesta ha preso avvio da una denuncia dell’assessore all’Ambiente del Comune di Cimitile, che aveva segnalato sversamenti sospetti di rifiuti provenienti dal territorio di Comiziano. Gli accertamenti condotti dal Nucleo Operativo Ecologico e dalla stazione carabinieri di Cimitile hanno rivelato una situazione di degrado ambientale: rifiuti abbandonati direttamente sul terreno, cassoni metallici pieni di scarti esposti alle intemperie e materiali contaminati da oli, solventi, vernici e smalti. Secondo quanto emerso dall’analisi delle immagini di videosorveglianza, l’attività illecita si sarebbe protratta almeno dal mese di febbraio 2025, con un rischio concreto di inquinamento del suolo dovuto al percolamento dei materiali depositati. Oltre al sequestro dell’area e dei mezzi presenti, l’amministratrice unica della società è stata denunciata in stato di libertà per gestione illecita di rifiuti pericolosi e non pericolosi. Nel provvedimento, il gip ha sottolineato la necessità del sequestro per evitare la prosecuzione o l’aggravamento delle condotte contestate e dei danni ambientali già causati. La Procura di Nola precisa che il provvedimento è una misura cautelare, e che i soggetti coinvolti non possono considerarsi colpevoli fino alla sentenza definitiva.

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