lunedì, Novembre 10, 2025
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“Finti impiegati bancari” truffavano anziani online: tre arresti e due denunce a Napoli

NAPOLI (rgl) – Vico Campagnari, cuore pulsante della Napoli popolare. Tre passi da piazza Mercato, due dal traffico incessante di corso Umberto I. Una strada stretta, i panni stesi che si allungano tra i balconi, e una scritta rossa su un pannello di legno che campeggia davanti ai cassonetti: “Vietato scaricare, pena denuncia disastro ambientale”. Un monito in perfetto stile partenopeo, ironico e severo allo stesso tempo. Ma dietro quella quotidianità colorata, i carabinieri del Nucleo Operativo Stella hanno scoperto ben altro: una base tecnologica per le truffe informatiche. I militari, appostati in abiti civili tra i vicoli, osservano e attendono il momento giusto. Quando fanno irruzione in un appartamento del vico, trovano cinque uomini. Uno di loro prova inutilmente a nascondere un computer portatile sotto il letto, ma i carabinieri hanno già intuito tutto. Quella stanza, semplice e disadorna, era in realtà una centrale di phishing, da cui partivano sms e email dirette a ignari correntisti di tutta Italia. Gli investigatori hanno ricostruito il modus operandi: i truffatori, fingendosi operatori dei servizi clienti di vari istituti bancari, contattavano le vittime segnalando presunti tentativi fraudolenti di pagamento. Attraverso link a siti web clonati, perfette copie delle pagine ufficiali, i clienti venivano indotti a inserire le proprie credenziali personali e bancarie. Una volta ottenuti i dati, i truffatori potevano accedere liberamente ai conti correnti online, svuotandoli in pochi minuti o trasferendo somme su carte “pulite”. Nel mirino finivano soprattutto persone anziane o poco pratiche di internet, più vulnerabili ai raggiri digitali. Durante la perquisizione sono stati sequestrati un laptop e cinque smartphone, strumenti ritenuti centrali per la gestione dei falsi profili e dei messaggi truffaldini. Tre giovani di 22, 23 e 27 anni sono stati arrestati e condotti in carcere con l’accusa di truffa aggravata in concorso, mentre un 50enne e un 28enne sono stati denunciati a piede libero.

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