SOMMA VESUVIANA- “Voglio un processo pubblico”. A chiederlo è Salvatore Parolisi, ex caporalmaggiore dell’Esercito condannato in primo grado per l’omicidio della moglie Melania Rea. Parolisi sta scontando la sua pena, in attesa del processo presso la Corte d’Assise d’Appello de L’Aquila, nel carcere di Teramo. In vista dell’udienza fissata per il 25 settembre ha scritto al presidente della Corte d’Assise precisando che su di lui sono state dette cose non vere, chiedendo il processo pubblico e di poter vedere la figlia Vittoria.
Era il 20 aprile del 2011 quando Melania Rea fu trovata cadavere in un bosco del Teramano. Era scomparsa da due giorni. L’ultimo ad averla vista in vita, il marito Salvatore Parolisi che affermò di essere stato l’intero pomeriggio con lei e la figlioletta prima di vederla allontanare per andare a prendere un caffè per non più rivederla. Una storia a dire degli inquirenti lacunosa. Con l’aggravante delle menzogne sulla vita privata dette dallo stesso ex caporal maggiore. Si scoprì poco dopo che da tempo tradiva Melania con una sua ex allieva. E la moglie lo aveva scoperto.