MARIGLIANO- Quattrocento cittadini di Marigliano e San Vitaliano scrivono alla Procura di Nola. Il nutrito gruppo di residenti nei due Comuni ha denunciato con un esposto i recenti ed inquietanti fenomeni di inquinamento atmosferico e del suolo in entrambe le località. Una situazione che sta preoccupando negli ultimi due mesi. Nei mesi di luglio ed agosto, infatti, anche nell’agro nolano e più precisamente in vari punti nei comuni di Marigliano e San Vitaliano, sono state frequentemente svolte attività come roghi e, sostengono i cittadini, anche “anomale emissioni da attività industriali e commerciali” che hanno prodotto fumi nauseabondi che hanno reso spesso l’aria irrespirabile. Contemporaneamente numerose zone sono state interessate dalla presenza di estese patine appiccicose, fuligginose, di colore scuro, depositatesi su balconi, pavimenti e in genere su beni esposti all’aria aperta, anche all’interno delle abitazioni. Queste patine spesso risultavano difficili da rimuovere, se non mediante l’uso di sgrassatori e solventi. Casi del genere si sono registrati anche a Cicciano, Cimitile e Nola. Fenomeni mai registrati in precedenza ai quali i cittadini hanno deciso di trovare un perché attivandosi in modo spontaneo e del tutto autogestito per realizzare una raccolta firme e per presentare una denuncia alle autorità competenti. L’operazione, priva di patrocini politici, è partita da pochi privati cittadini che, attraverso l’uso dei social network e del “passaparola” hanno coinvolto un numero sempre crescente di persone, che riscontravano gli stessi disagi, e nel giro di circa 48 ore hanno raccolto circa 400 firme allegate alla denuncia. Parte della popolazione si è persino attivata nel campionare e nel sottoporre ad analisi i depositi riscontrati, in modo del tutto autonomo ed autofinanziato. Una prova di civiltà cui ora i cittadini vogliono sia data una risposta dalla Procura cui chiedono che vengano compiute analisi esaustive sui territori interessati.
