venerdì, Aprile 19, 2024
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Nola, volontari di Puliamo il mondo in azione a piazza D’Armi

NOLA- Nel prossimo fine settimana Legambiente torna ad animare le strade del Belpaese con la manifestazione “Puliamo il Mondo”, il più grande e radicato appuntamento di volontariato ambientale italiano. A Nola l’appuntamento è per domenica 25 settembre alle ore 10 nella centralissima Piazza d’Armi, nei pressi della Caserma Principe Amedeo (ingresso ex scuola media Tansillo). Un’iniziativa utile a rilanciare la proposta di trasformare la piazza in un grande parco pubblico. “Abbiamo bisogno dell’impegno di tutti per ripulire Piazza d’Armi e dare un visibile segnale di cambiamento alla città – sottolinea Annamaria Iovino, presidente del circolo cittadino di Legambiente – la nostra è una sfida ambiziosa che può essere vinta con uno sforzo costante e duraturo per raggiungere una migliore qualità della vita”. All’evento ha aderito anche il movimento  “Piazza D’Armi”. “Il nostro intento – afferma Alberto Ruggiero, presidente del movimento – è quello di creare una continua sensibilizzazione dell’opinione pubblica intorno ai problemi di questo grande spazio aperto, che ha le potenzialità per diventare un potente centro attrattore di sviluppo, e che oggi invece è del tutto abbandonato”.
Un Paese più accogliente per tutti: questa la missione di “Puliamo il mondo 2016”. I numeri ci sono tutti, lo scorso anno oltre 600 mila cittadini sono scesi nelle strade di 1700 Comuni per ripulire 4mila aree abbandonate e portare un aiuto concreto al nostro territorio, troppo spesso vittima dell’incuria e dell’indifferenza generale. Non solo un momento di positiva collaborazione finalizzata alla rimozione dei rifiuti e alla valorizzazione dei centri urbani come delle periferie. L’edizione di quest’anno è, infatti, dedicata ai temi dell’accoglienza e dell’integrazione, con l’obiettivo di “pulire il mondo dalle barriere” che frenano lo sviluppo dei diritti e la diffusione del benessere per tutti: la riappropriazione collettiva del territorio è la chiave per ricostruire le relazioni sociali, perché un mondo diverso è possibile se lo si costruisce insieme, senza barriere di alcun tipo, sociali e culturali, etniche e religiose, fisiche e mentali.
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