NAPOLI-Bruno Potenza, di 56 anni, e Maurizio Napoli di 42 sono stati posti agli arresti domiciliari dalla Dia su ordine della Direzione distrettuale antimafia. Potenza è ritenuto responsabile di favoreggiamento con l’aggravante mafiosa nei confronti di Antonio Lo Russo, già esponente dell’omonimo clan ed oggi pentito. Potenza secondo le indagini avrebbe ricevuto 500mila euro come parte della cassa del clan dal 2010 al 2014, periodo di latitanza di Lo Russo. In questo modo aiutava l’ex capoclan a impedire il sequestro di beni. Per Napoli l’accusa, rivolta anche a Bruno Potenza, di interposizione fittizia di beni, avendo il primo attribuito fittiziamente al secondo la titolarità della società cui è riconducibile l’attività di ristorazione – una sala per ricevimenti a Pozzuoli, al fine di eludere le disposizioni di legge in materia di misure di prevenzione.

Operazione Dia: arrestati in due, favorirono clan Lo Russo durante latitanza boss
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