sabato, Luglio 27, 2024
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Camorra, un secolo di carcere per 7 uomini del clan Moccia: tornano in carcere

I carabinieri della compagnia di Casoria hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli arrestando 7 persone ritenute appartenenti al clan camorristico dei “Moccia”, operante nel controllo degli affari illeciti ad Afragola e con tentacoli anche a Casoria ed Arzano, nell’hinterland a nord di Napoli. Il provvedimento è stato emesso dopo la sentenza di primo grado che ha colpito i 7 con pesanti condanne per estorsioni, esercizio abusivo di attività finanziaria, riciclaggio e reimpiego di beni.

 

 

I NOMI – I destinatari della misura sono: Raffaele Bencivenga, 53 anni (condannato ad 14 anni di reclusione), Giustino De Rosa, 49 anni (11 anni e 6 mesi), Pietro Iodice, 53 anni (18 anni e 6 mesi), Antonio Pezzella, 36 anni (9 anni e 6 mesi), Gennaro Piscitelli, 38 anni (13 anni e 6 mesi), Antonio Puzio, 35 anni (13 anni e 6 mesi) e Giuseppe Puzio, 49 anni (13 anni).
I RUOLI NEL CLAN – Nello sviluppo del dibattimento si sono man mano delineati i loro ruoli all’interno del clan: Iodice è ritenuto il promotore e organizzatore delle estorsioni a titolari di imprese ed esercizi commerciali per conto del gruppo. Bencivenga, il gestore di un garage trasformato in base operativa, è stato inquadrato come promotore, organizzatore e direttore delle attivitĂ  illecite e insieme al fratello si occupava anche della contabilitĂ  del clan, compreso il sostegno economico agli associati, sia liberi che detenuti nonchĂ© del pagamento dei difensori. gli altri arrestati partecipavano alle varie attivitĂ  criminali e, in particolare, alle estorsioni ai danni di titolari di esercizi commerciali e imprese della zona.
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