giovedì, Aprile 25, 2024
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Truffa all’Asl di Caserta con false ricette mediche: 14 arresti

I carabinieri del Nas di Caserta hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal di Santa Maria Capua Vetere, su richiesta della Procura della Repubblica, nei confronti di 17 persone (di cui 5 con custodia in carcere, 9 agli arresti domiciliari, 3 obblighi di presentazione alla polizia giudiziaria e interdizione dalla professione medica), a vario titolo, coinvolte in un’associazione a delinquere dedita alla commissione di truffe ai danni del Servizio Sanitario Nazionale, attraverso la spedizione di false ricette mediche per costosi esami di laboratorio, commesse anche grazie alla connivenza corruttiva di alcuni dipendenti dell’Asl di Caserta.

L’indagine trae origine da una segnalazione inviata ai militari del Nucleo antisofisticazione di Caserta da parte del direttore generale dell’Asl di Caserta nella quale veniva evidenziato che un medico di base di Castel Volturno aveva generato una spesa farmaceutica a paziente pari ad 808,33 euro rispetto alla media aziendale di 167 euro. L’ordinanza rappresenta l’epilogo di una complessa attività investigativa che già nel mese di marzo del 2018 aveva portato all’esecuzione di un’ordinanza di custodia nei confronti di un farmacista, un medico di base (coinvolto anche nel filone d’indagine oggetto dell’odierna ordinanza) ed altre 3 persone, anche in quel caso dedite ad una serie di truffe ai danni dell’Asl di Caserta mediante la spedizione di false ricette mediche per prescrizioni di farmaci intestate a pazienti inesistenti, deceduti o che ne avevano disconosciuta la paternità.

Emergeva un’illecita commercializzazione verso paesi extraeuropei delle confezioni di farmaci private delle fustelle. Queste ultime, infatti, venivano illecitamente applicate alle false ricette e dunque il costo dei rispettivi farmaci veniva successivamente addebitato in maniera fraudolenta al Servizio Sanitario Nazionale. Il provvedimento eseguito nella mattinata odierna corona la complessa e meticolosa attività investigativa del Nas di Caserta, coordinati dalla Procura diretta da Maria Antonietta Troncone, condotta attraverso intercettazioni telefoniche ed ambientali, acquisizione e valutazione di copiosa documentazione, servizi di pedinamento ed escussione di centinaia di ignari intestatari di ricette.

Il compendio indiziario ha consentito, questa volta, di disvelare un raffinato sistema truffaldino imperniato su quattro laboratori di analisi della provincia di Caserta gestiti da un unico nucleo familiare di San Nicola la Strada, luogo anche fulcro di ideazione e commissione della prevalenza dei reati. Il sistema consisteva nella redazione in proprio, da parte dei responsabili del laboratorio o loro stretti collaboratori, di ricette mediche, alcune delle quali provenienti da furti di interi ricettari in bianco, asportati dall’Asl Napoli 2, intestate poi ad ignari pazienti. Molte delle false ricette contestate sono state emesse da 4 medici di base compiacenti (uno nel frattempo deceduto e gli altri 3 destinatari del provvedimento di interdizione eseguito) che, come dimostrano le risultanze delle attività tecniche, hanno evidenziato un asservimento della loro delicata e fondamentale funzione pubblica ai voleri dei titolari dei laboratori interessati, in cambio di somme di danaro e/o altre utilità.

Le ricette cosi ottenute venivano presentate all’Asl di Caserta per il successivo rimborso a carico del Servizio Sanitario Nazionale ed è qui che, poi, intervenivano alcuni dipendenti aziendali infedeli (due dei quali destinatari di custodia cautelare in carcere) che, a seguito di corruttive pattuizioni stabilite con i responsabili dei laboratori, omettevano di addebitare alle medesime società (accreditate con il Servizio sanitario regionale) somme, che in quanto emerse dagli accertamenti interni condotti da personale di altri uffici della stessa azienda, dovevano necessariamente essere stornate dai rimborsi. Le indagini hanno altresì provato che tali condotte, da parte dei dipendenti dell’Asl di Caserta, non venivano attuate solo nei confronti dei quattro laboratori di analisi oggetto dell’indagine, ma erano divenute una collaudata pratica truffaldina svolta anche a favore di altre strutture private convenzionate esistenti nella provincia di Caserta.

Relativamente a tale aspetto, infatti, veniva anche evidenziato che un dipendente dell’Asl di Caserta, in servizio presso l’ufficio economico finanziario, al fine di ottenere propri illeciti tornaconti economici, si era accordato con il titolare di un noto centro odontoiatrico della provincia, al fine di “eliminare” dai rientri una quota, pari di 147mila euro del debito complessivo che il centro aveva accumulato nei confronti dell’Asl per un importo di 1 milione e 820.406,64 euro, già programmato in cinque differenti piani di rientro, afferente a prestazioni sanitarie odontoiatriche non convenzionate e dunque non riconosciute da evidenziare che, all’esito di mirati accertamenti economico-patrimoniali, delegati dalla Procura, al titolare del medesimo centro odontoiatrico accreditato, pochi giorni fa, è stato notificato un decreto di confisca di beni mobili e immobili, nonché di partecipazioni societarie e relativi compendi aziendali, per un valore stimato in circa 25 milioni di euro, emesso dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale dopo una prolungata istruttoria in contraddittorio con la parte.

I destinatari delle misure sono:

 

IN CARCERE:

  • CORVINO Pasquale (anni 58) di San Nicola la Strada (CE);
  • SCHIAVONE Pietro (anni 40) di Mondragone (CE);
  • MARTUCCI Maurizio (anni 59) di Santa Maria Capua Vetere (CE);
  • ALBALONGA Leone anni 63) di Curti (CE);
  • PICCIRILLO Pasquale (anni 56) di Recale (CE);

AI DOMICILIARI:

  • CAPPARELLI Rosaria (anni 40) di Mondragone (CE);
  • DE SIVO Raffaela (anni 32) di Marcianise (CE);
  • IULIANO Laura (anni 38) di Caserta;
  • MARRONE Domenico (anni 44) di Caserta;
  • CANTELLI Costantino (anni 40) di Caserta;
  • MOTTOLA Franco (anni 55) di Napoli;
  • PETRICCIONE Vincenzo (anni 39) di Aversa (CE);
  • RUSSO Francesco (anni 53) di Casal di Principe (CE);
  • SCIORTINO Anna (anni 39) di Napoli;

OBBLIGO DI FIRMA E INTERDIZIONE DELLA PROFESSIONE MEDICA:

  • BARBATO Domenico (anni 66) di San Nicola la Strada (CE);
  • RICCIO Francesco (anni 61) di Alvignano (CE);
  • PARDI MEROLA Emilio (anni 62) di Santa Maria Capua Vetere (CE).

 

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