Regionali 2020, Antonio Tagliafierro (M5S): “La mia ricetta per la Campania”

CICCIANO (Nello Lauro) – Sette candidati per un posto al sole. Sono solo quelli di Cicciano candidati alla carica di consigliere regionale in questo 2020. Chi per Vincenzo De Luca (centrosinistra), chi per Stefano Caldoro (centrodestra) e chi per Valeria Ciarambino (M5S). Ognuno di loro risponderà alle stesse 10 domande. Ve li presentiamo.

Antonio Tagliafierro, 49 anni, è docente dell’istituto Alberghiero Carmine Russo di Cicciano ed è nel settore della ristorazione dall’età di 15 anni. Sposato con Anna ha due figlie, Maria Pia e Giovanna. Diplomato all’istituto Alberghiero di Teano, e dopo aver svolto, per anni, il ruolo di docente e di consulente alberghiero, ha completato gli studi giuridici, laureandosi in Giurisprudenza ed si occupa di diritto scolastico, diritto del turismo, marketing turistico, diritto alimentare e marketing dei prodotti agroalimentari.  Ha aderito al Movimento 5 Stelle nel 2013 e fondato tra gli altri il Meet Up AgroNolano in Movimento.

Perché ti sei candidato alla Regione?

“Sono un attivista del Movimento 5 stelle dal 2013, ho fatto campagna elettorale in tutti i momenti della storia di questo Movimento, sia quando avevamo il 2% sia quando siamo arrivati al 34%. Oggi il Movimento è in un momento di difficoltà ed è in calo nei sondaggi, mi sembrava giusto metterci la faccia in prima persona. La Campania è la regione dove il Movimento ha preso il più alto numero di voti alle scorse nazionali ed un’eventuale debacle sarebbe particolarmente grave per noi.  Ecco perché mi sono candidato alla Regione, dove, non essendoci listini bloccati è difficile essere eletti e bisogna conquistare ogni singolo voto”.

La priorità per la Regione…

“La sanità è da ricostruire completamente, la formazione professionale da inventare, visto che quella attuale è inesistente o quantomeno inefficace. La realizzazione di un grande piano di riqualificazione e ristrutturazione dell’edilizia popolare, la riorganizzazione di un piano dei trasporti regionali che non costringa gli utenti a trascorrere intere giornate in attesa di un mezzo pubblico che in alcuni casi non passa neanche, la realizzazione di un piano di promozione alla vendita dei prodotti agricoli e di incentivo allo sviluppo agricolo e la soluzione definitiva del problema ecoballe”.

Oltre 1000 candidati per 50 posti, molti in questa area…

“Novecento candidati stanno con De Luca, 300 con Caldoro e solo 60 con la Ciarambino. Non siamo noi che abbiamo intasato queste elezioni con un numero esorbitante di candidati, sono stati gli altri in particolare De Luca, che pur di vincere a tutti i costi ha candidato la qualunque, creando false aspettative in moltissimi dei candidati, infatti anche se De Luca dovesse vincere avrebbe diritto a 30 deputati Regionali, quindi su 900 candidati sarà eletto solo il 2.5% .Gli unici che saranno eletti sono i capolista, il resto dovranno portare solo acqua al mulino nella speranza di qualche incarico successivo”.

Sette candidati solo a Cicciano la città dove vivi: cosa ne pensi?

“Penso che ognuno ha il diritto di candidarsi se ritiene opportuno farlo. Invito, però, i cittadini campani a fare una  serie di riflessioni nel momento in cui andranno a votare ossia: cosa ha fatto negli ultimi 10 anni questo candidato per Cicciano? Io mi sono occupato di Cicciano da almeno 10 anni, ho combattuto per salvare i pini in piazza Mazzini, mi sono battuto contro le strisce blu, mi sono battuto per un piano di rilancio del commercio locale, ho partecipato attivamente all’ultima campagna elettorale comunale, come presentatore di lista della lista del Movimento 5 Stelle, gli altri onestamente credo che abbiano fatto poco o niente per questa città e lo dico senza timore di smentita”.

Vivi nella terra dei fuochi e nella terra dei fumi: cosa fare?

“Lo ha detto il ministro Costa nei giorni scorsi, lo Stato ci mette i soldi per bonificare,  la Regione deve metterci gli strumenti e la progettualità, perché se non bonifichi non risolvi il problema dei fuochi e di conseguenza dei fumi. Dobbiamo  mettere in atto un grande piano di bonifica per risolvere definitivamente il problema della Terra dei Fuochi”.

Il Nolano ha tante potenzialità turistiche non sfruttate, cosa pensi di fare?

“Dobbiamo cominciare a pensare al turismo come sistema intercittadino. Quindi come prima cosa dobbiamo realizzare gli ambiti territoriali turistici i quali devono presentare alla Regione una mappatura dei potenziali siti di interesse turistico. La Regione nel promuovere il turismo campano inserirà anche gli ambiti territoriali in modo da diversificare l’offerta turistica. Nella nostra area abbiamo la Festa dei Gigli di Nola che è patrimonio dell’Unesco, le basiliche Paleocristiane di Cimitile, il villaggio Paleolitico sempre a Nola, l’ulivo secolare di Cicciano e tante chiese: abbiamo tutti gli strumenti per diventare polo di attrazione turistica”.

Il caso Pastificio Russo: lo porterai all’attenzione della Regione?

“Quando presentammo la lista del Movimento 5 Stelle a Cicciano, nel nostro programma avevamo  previsto che quell’area fosse destinata a parcheggio pubblico, villa comunale ed un centro commerciale delle eccellenze enogastronomiche campane sul modello di Eataly. Ovviamente si tratta di una proprietà privata e avremmo dovuto trovare con il proprietario un punto d’incontro affinché lo stesso decidesse di rivenderlo al Comune oppure di realizzare un piccolo numero di abitazioni finalizzato a compensare i costi di realizzazione del resto. L’area in questo modo sarebbe diventato il motore di sviluppo dell’intera città, grazie alla presenza del centro commerciale e dei parcheggi potevamo chiudere l’accesso alle auto a tutta la zona che va da via Nola, passando per corso Garibaldi, via S. Anna, via Marconi e via Crispo. Questa città sarebbe rinata sotto la spinta propulsiva della riqualificazione dell’ex pastificio Russo. Invece, dopo la realizzazione dei 100 appartamenti questa città morirà per effetto della congestione del traffico. Diventeremo una città dormitorio”.

Hai la possibilità di realizzare tre progetti in questo momento…

“1) Mappatura del patrimonio di edilizia popolare, analisi delle criticità strutturali e conseguente ammodernamento delle stesse anche grazie all’ecobonus. 2) Commissariamento della Vesuviana. La Vesuviana è lo snodo fondamentale per il rilancio dell’intera Regione. 3) Realizzazione di un piano di riorganizzazione della formazione professionale. Dobbiamo garantire che la formazione professionale possa creare degli occupati e non arricchire gli enti di formazione. Ogni azione di formazione professionale dovrà essere finalizzata all’occupazione di almeno il 50% dei corsisti, se questo non dovesse avvenire il corso non viene finanziato. Gli enti di formazione devono formare lavoratori e non disoccupati”.

La prima cosa che farai in caso di elezione…

“La prima cosa che farò sarà ringraziare personalmente i miei elettori e poi  lavorerò immediatamente a testa bassa per realizzare quanto ho promesso di fare. Inoltre cercherò di trovare i fondi per aiutare gli amici dell’associazione Amici a 4 Zampe che in modo volontario si occupano di accudire i tanti cani randagi di tutta l’area nolana, attività meritoria di tutela e di supporto economico da parte delle istituzioni. Dobbiamo assolutamente favorire le attività di volontariato, soprattutto quando queste realizzano un servizio pubblico, come avviene in questi casi”.

Continuerai il tuo percorso politico?

“La candidatura alla Regione non è un punto di arrivo, ma solo un punto di passaggio nel mio percorso politico. Sono da sempre un cittadino attivo e continuerò ad esserlo indipendentemente dal fatto che io ricopra o meno un ruolo istituzionale. Quindi continuerò, nel Movimento 5 Stelle a lavorare per il bene della collettività”.

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